Da qualche tempo l’amministrazione comunale di Venezia ha avviato un progetto “sperimentale” per valutare l’inserimento di un biglietto d’ingresso per chi vuole venire a Venezia.
L’investimento in tale senso lascia supporre però che il progetto sia molto più che sperimentale ma che ormai l’intenzione sia quella di non tornare indietro. Molte città italiane stanno guardando a tale soluzione. L’adozione di misure simili rappresenterebbe una svolta storica nella gestione del turismo in Italia e non solo.
Ci sorprende prima di tutto che su un tema così rilevante sia stato dato così poco spazio all’opinione dei cittadini. La decisione infatti è stata discussa pochissimo da parte dell’Amministrazione Comunale che ha presentato il progetto senza nessun confronto pubblico preventivo.
Si presenta come utile alla discussione un recentissimo sondaggio (9/10 maggio 2024) effettuato dalla Fondazione ICU – Istituto Consumatori Utenti, con la società Demetra su un campione di 600 residenti nel Comune di Venezia.
La Fondazione ICU ha lo scopo di sostenere le associazioni consumeristiche con studi e attività di divulgazione. Per approfondire gli aspetti di una possibile violazione dei diritti e della privacy nei confronti dei cittadini qualora le città italiane prevedessero dei ticket d’accesso, la Fondazione ICU ha ritenuto di compiere un sondaggio per sentire l’opinione delle persone direttamente coinvolte.
Riteniamo alcuni risultati del sondaggio estremamente significativi con indicazioni sull’opportunità o meno di proseguire su questa strada.
Un SONDAGGIO su tale argomento può assumere la valenza di un REFERENDUM:
1. Non perdendo di vista l’obiettivo, cioè il controllo e la riduzione dei flussi turistici,
il 79% dei cittadini consultati ritiene che il ticket d’accesso non sia la soluzione giusta.
Tale percentuale arriva all’89% tra i residenti a Venezia centro storico(altro che “i soliti 4 gatti del No”).
2. Il sondaggio ha cercato di capire se una risposta di questo tipo arrivasse da cittadini informati e consapevoli ed è emersa tutta la difficoltà di un sistema, come quello del ticket, che presenta diverse criticità. Più del 50% dei cittadini residenti è disinformato, crede che sia necessario scaricare il QR Code per recarsi in centro storico. Un cittadino su due ritiene la procedura comunque troppo complicata e non rispettosa dell’articolo 16 della Costituzione sulla libertà di circolazione.
3. Critiche, ma anche proposte e indicazioni. Emergono con decisione quali potrebbero essere le soluzioni percorribili in tempi brevi per ottenere una riduzione dei flussi turistici a Venezia. In particolare il 62% è convinto che sia necessario limitare gli affitti brevi da parte di privati nei confronti dei turisti (tale percentuale sale al 69% per i residenti a Venezia centro storico),
mentre il 58% (66% in centro storico) vorrebbe vietare tassativamente l’apertura di nuovi alberghi e strutture ricettive simili.
Si deve amministrare per il bene comune dei cittadini e non contro, quindi riteniamo che la loro opinione deve essere il punto di partenza per ogni decisione politica.
Michele Boato, Mario Sgobbi
ABC – Ambiente Bene Comune – viale Venezia, 7 – 30171 Mestre (VE) – 041/950101, 3299611323