Anniversario della ratifica da parte dell’Italia della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia (27/5)
UNICEF monitora l’azione di Governo e Parlamento e invia le proposte per l’infanzia e l’adolescenza ai Segretari e alle Segretarie di Partito in vista delle Elezioni europee
27 maggio 2024 – Oggi in occasione del 27 maggio 2024 – 33° Anniversario della ratifica da parte dell’Italia della Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza – l’UNICEF Italia presenta la seconda edizione del monitoraggio realizzato sulla base del documento Le cose da fare: Agenda UNICEF 2022-2027 per l’Infanzia e l’Adolescenza
Secondo le più recenti ricerche dell’UNICEF sulla condizione dei bambini nell’Unione Europea 2024:
1 bambino su 4 – 20 milioni di bambini – nei Paesi dell’UE è a rischio di povertà o esclusione sociale;
più di 11 milioni di bambini e giovani nell’UE soffrono di problematiche legate alla salute mentale;
1 bambino su 20 è esposto a livelli elevati di inquinamento da pesticidi;
1,9 milioni di bambini sotto i 15 anni non hanno raggiunto le competenze di base;
circa il 10% dei giovani di 15 Paesi dell’UE riferisce di essere stato vittima di cyberbullismo.
Il monitoraggio dell’UNICEF rappresenta una nuova opportunità per richiamare l’attenzione di Governo e Parlamento sulle priorità globali di advocacy dell’UNICEF in Italia, individuate in ordine a tematiche trasversali anche all’Agenda 2030 e alle Raccomandazioni ricevute dal Comitato ONU sui diritti dell’infanzia: cambiamento climatico, istruzione di qualità, non discriminazione, salute mentale e benessere psicosociale.
Il monitoraggio è stato realizzato sulla base degli indicatori individuati nel documento di analisi e proposte dell’UNICEF dell’Agenda 2022-2027 per l’Infanzia e l’Adolescenza, contenente analisi e proposte elaborate in occasione delle ultime elezioni politiche.
Con riguardo alla priorità del cambiamento climatico nel 2022 il 70,3% della popolazione nella fascia di età 14-19 si è detta preoccupata per i cambiamenti climatici, secondo gli ultimi dati ISTAT, pubblicati a dicembre 2023 – il 70,3% della popolazione nella fascia di età 14-19 si è detta preoccupata per i cambiamenti climatici, nel 2022 era il 63,8% e nel 2021 era il 67,5%.
Con riferimento all’indicatore connesso alla priorità dell’istruzione di qualità: scende ulteriormente la quota dei NEET (Not in Education, Employment, or Training), giovani tra i 15 e i 29 anni non inseriti in un percorso scolastico o formativo e non impegnati in un’attività lavorativa: nel 2021 era pari al 23,1%, nel 2022 diminuisce al 19 % e nel 2023 al 16,1%.
Sulla non discriminazione:
Povertà minorile, secondo gli ultimi dati ISTAT, nel 2023 cresce lievemente rispetto all’anno precedente il numero di minorenni in povertà assoluta in Italia a 1 milione e 300mila (nel 2022 era 1 milione 269 mila – a partire dal 2022, la povertà assoluta viene calcolata secondo una nuova metodologia-; nel 2021, 1 milione e 382mila).
Bambini e adolescenti con disabilità, resta immutato nell’anno scolastico 2022/2023 rispetto ai due anni precedenti l’indicatore: solamente 1 scuola su 3 risulta accessibile fisicamente, in coerenza con quanto riscontrato per le barriere fisiche presenti nelle scuole italiane: solamente il 40% risulta accessibile per gli alunni con disabilità motoria (Fonte ISTAT).
Quanto alla salute mentale l’indicatore individuato è l’indice di salute mentale (MH) che, pur con i limiti di una misurazione sintetica, fornisce uno strumento utile per monitorare l’evoluzione della salute mentale, indicata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come componente essenziale della salute. Nel 2023 l’indice MH (standardizzato per età) assume in Italia il punteggio di 68,7, un valore solo leggermente inferiore rispetto al 2022 – pari a 69,0 – e sostanzialmente stabile rispetto al 2019 – pari a 68,4. L’indice varia tra 0 e 100, con migliori condizioni di benessere psicologico al crescere del valore dell’indice.
L’indice di benessere psicologico ha un punteggio medio più elevato tra i giovanissimi (71,0 tra i 14-19enni nel 2023), decresce tra i 20 e i 24 anni (68,6) per poi risalire con un secondo picco positivo tra i 25 e i 44 anni, in cui il punteggio arriva quasi a 70 (Fonte ISTAT).
Sulle stesse tematiche prioritarie, l’UNICEF ha ora avviato un lavoro in vista delle prossime elezioni europee. Proprio in coincidenza con l’Anniversario della ratifica da parte dell’Italia della Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza ed in vista delle prossime elezioni europee, UNICEF Italia sta inviando una lettera a tutti i Segretari di partito, condividendo le proposte del Manifesto dell’UNICEF per il futuro dell’Unione Europea, sintetizzati in tre messaggi chiave: proteggere i diritti dei bambini e degli adolescenti; aumentare gli investimenti per i bambini e gli adolescenti; rafforzare la governance e la partecipazione dei bambini e degli adolescenti.
Le elezioni del Parlamento europeo del giugno 2024 e la composizione della prossima Commissione determineranno la linea d’azione dell’UE e dei suoi Stati membri e saranno fondamentali per l’adozione di nuove riforme, politiche e investimenti a sostegno dell’agenda sui diritti dell’infanzia.