Il 28 maggio, sono entrati in sciopero articolato 12.000 studenti-lavoratori dell’Università della California (UCLA) di Los Angeles (che si aggiungono ai 2.000 di UCLA di Santa Cruz), organizzati dal sindacato United Auto Workers (UAW) Local 4811. Si tratta del primo sciopero nella storia degli Stati Uniti in solidarietà della Palestina.

Uno sciopero di lavoratori a tutti gli effetti (studenti post-dottorato, ricercatori, tutor e assistenti didattici) contro l’amministrazione universitaria. La quale ha consentito per ore a sionisti pro-Netanjahu ed esponenti della destra di attaccare nel campus la tendopoli di Gaza Solidarity. E ha poi richiesto l’intervento della polizia antisommossa, che ha picchiato e ferito i manifestanti anche con proiettili di gomma. Si è trattato di un attacco, non solo alla libertà di parola garantita dagli statuti universitari, ma anche ai diritti dei lavoratori d’intraprendere azioni sindacali collettive. Come ha confermato un pronunciamento dell’Ente del Lavoro della California, che ha respinto un esposto contro lo sciopero adito degli organismi universitari per bloccare l’iniziativa.

Questo sciopero articolato e progressivo avviene sul modello attuato nell’autunno scorso dal sindacato UAW nel settore automobilistico per il rinnovo dei contratti di General Motors, Ford e Stellantis. Il Sindacato è lo stesso. Questi lavoratori universitari, che sono ormai un quarto degli iscritti non pensionati di una sindacato che storicamente era solo operaio, erano già stati protagonisti dello sciopero, concluso con un accordo nel marzo 2023, per il rinnovo del contratto di lavoro con al centro la lotta contro i “salari da povertà”, la precarietà e le discriminazioni occupazionali.

Fonti principali:
https://www.uaw4811.org/ (dove si possono trovare motivazioni e info sull’azione in corso)

N.Marques, University of California workers on strike for the right to protest for Palestine, People’s Dispatch, 28.5