Nel corso della protesta studentesca nei Paesi Bassi, studenti e personale universitario che manifestavano in solidarietà con Gaza sono stati brutalmente attaccati dalla polizia in tenuta antisommossa con manganelli, gas lacrimogeni, cani e bulldozer. Decine di persone sono state arrestate e ferite.
Lunedì 6 maggio centinaia di studenti hanno iniziato il loro accampamento nel campus Roeterseiland dell’Università di Amsterdam. Le loro richieste sono: interrompere tutti i legami con le istituzioni sioniste, boicottarle e disinvestire. Alle 3 del mattino, la polizia ha sgomberato l’accampamento con la violenza e i bulldozer, arrestando 140 studenti e ferendo gravemente molti di loro. Due studenti rimangono in custodia.
Il giorno successivo, martedì 7, una protesta di solidarietà organizzata dal personale dell’UvA ha mobilitato migliaia di persone. Sono riusciti a far uscire i poliziotti dal campus e a marciare per le strade di Amsterdam, aggirando i blocchi della polizia. All’inizio della serata, gli edifici dell’UvA a Oudemanhuispoort sono stati occupati e barricati.
Foto di Resistance News Network
Ieri, mercoledì, dopo aver negoziato per un’ora, il consiglio di amministrazione dell’UvA ha abbandonato i negoziati e ha inviato la polizia in tenuta antisommossa. Migliaia di studenti, personale e sostenitori della Palestina si sono uniti all’occupazione per difendere gli studenti. La protesta è ancora in corso e la polizia sta usando tutte le armi per reprimerla con violenza.
Nel frattempo, anche gli studenti della città di Utrecht hanno iniziato la loro seconda occupazione, dopo che martedì la prima era stata brutalmente sgomberata la notte stessa.