Cisgiordania e Gerusalemme est
Bande di coloni ebrei israeliani hanno attaccato, nella provincia di El-Khalil, un convoglio di aiuti internazionali diretto a Gaza. I sacchi di farina e riso sono stati dati alle fiamme.
Altri coloni hanno attaccato le proprietà palestinesi nella provincia di Nablus, incendiano i raccolti.
Rastrellamenti e invasioni dell’esercito in diverse località della provincia di Nablus.
A Qalqilia, nel villaggio di Azzoun, le truppe di occupazione hanno demolito due case con il preteso della mancata autorizzazione. A Dora in El-Khalil, 20 attivisti sono stati arrestati rei di aver alzato la bandiera palestinese su un pilone dell’elettricità.
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Egitto
Fonti USA sostengono che Il Cairo ha deciso di ridurre il livello delle relazioni diplomatiche con Israele, a causa dell’imminente invasione di terra su Rafah. Fonti del ministero degli esteri egiziano, in forma di anonimato, hanno confermati indirettamente la notizia, parlando di “richiamo dell’ambasciatore, ma senza intaccare gli accordi di Campo David del 1979”.
Dialogo arabo-iraniano
Si è aperta ieri a Teheran la conferenza per il dialogo arabo-iraniano. Dopo la seduta pubblica di inaugurazione, continuerà a porte chiuse per i prossimi due giorni. È un’iniziativa irano-qatariota che non coinvolge le diplomazie, ma gli studiosi e gli intellettuali delle due parti.
Il motto è: “Dialogo per la cooperazione e l’interazione”. Analisi economiche, studi storici e ricerche geopolitiche hanno espresso che le tensioni nella regione sono il prodotto di interventi esterni, che mirano alla destabilizzazione per meglio dominare. “I popoli della regione hanno tutto l’interesse a dialogare e trovare terreni comuni di intesa, lontano dallo scontro frontale, che alimenta solo i trafficanti d’armi”, ha affermato il politologo palestinese Mounir Shafiq.
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Movimento studenti pro Palestina
Anche gli atenei svizzeri sono entrati in agitazione in supporto della popolazione di Gaza. Occupazioni, manifestazioni e prese di posizione pubbliche per il boicottaggio accademico con Israele sono state sostenute anche dal corpo insegnante.
Durante le cerimonie di laurea in diverse università USA, gli studenti hanno indossato la kefiah e alzato la bandiera palestinese.
Prigionieri
Le Brigate Qassam hanno comunicato di aver perso i contatti con i combattenti che detenevano la custodia di 4 prigionieri israeliani.
Il detenuto palestinese, Adeeb Samoudi, rilasciato nei giorni scorsi dal carcere israeliano di Jarbou, ha raccontato le dure condizioni di detenzione e le torture che vengono praticato dagli aguzzini israeliani. Samoudi ha fatto vedere le ferite subite per la bastonate che aveva ricevuto sulla schiena e sulla testa, anche nei giorni precedenti al suo rilascio, dopo un anno e mezzo di carcere amministrativo preventivo, senza accusa e senza processo.
Yemen
L’inviato speciale dell’ONU in Yemen, Hans Grundberg, in una sua esposizione al Consiglio di Sicurezza ha espresso la preoccupazione per le minacce delle due parti di ritornare alla guerra. “La situazione è delicata e lo scontro a Maarib potrebbe riaccendersi da un momento all’altro, se non ci fossero interventi esterni per indurre le parti alla calma”. In Yemen, è in corso una tregua non proclamata, dopo una mediazione dell’Oman e come conseguenza del disimpegno saudita nella guerra, ma alla scadenza lo scorso anno, non è stata rinnovata, anche se di fatto non sono mai avvenuti grossi scontri, ma solo piccole scaramucce localizzate.