La delegazione del Sud Africa all’Aja ha presentato le motivazioni della richiesta urgente di un’ordinanza supplementare per prevenire il genocidio in corso a Gaza.
Oltre alle cifre e video delle distruzioni e dei campi profughi, gli interventi dei rappresentanti sudafricani hanno sottolineato le dichiarazioni dei politici e militari israeliani sull’offensiva su Rafah.
La prolusione dell’avvocata sudafricana è stata ad effetto: “fermate la mano degli assassini prima che sia troppo tardi”.
Oggi tocca alla delegazione israeliane presentare le tesi difensive. Precedentemente, la Corte di Giustizia aveva respinto la richiesta di Tel Aviv di rinviare la seduta alla prossima settimana. La stampa israeliana scrive che Netanyahu teme un pronunciamento della Corte con un’ordinanza per bloccare l’offensiva di terra su Rafah, ma che lui è deciso anche in quel caso, di andare avanti lo stesso. “Non ci fermano né le risoluzioni ONU, né i pronunciamenti di nessun altro ente”.