Martedì 28 maggio 2024 alle 18.00 al Cre.Zy. Plus dei Cantieri Culturali alla Zisa, in via Paolo Gili 4, Palermo, il Gruppo Italia 243 di Amnesty International presenta il libro dell’autore Ibrahima Lo: “Pane e acqua. Dal Senegal all’Italia passando per la Libia” (edizione Villaggio Maori), da cui è stato tratto il film di Matteo Garrone Io capitano.
Dialogheranno con l’autore Alessandra Sciurba, Coordinatrice della Clinica legale Migrazioni e Diritti dell’Università degli Studi di Palermo; Lisa Caputo, Dottore di ricerca in Diritti Umani, che presenterà l’iniziativa dei cittadini europei Stop Border Violence e Moustapha Jarjou, studente gambiano adesso di stanza a Palermo, che nel 2015 per raggiungere l’Italia ha dovuto percorrere la rotta centrale migratoria attraverso la Libia.
“Non sono scappato dalla mia terra perché morivo di fame e non vivevo in guerra, ma volevo studiare! Oggi sono uno studente dell’Università di Palermo e insieme ad altri ragazzi ho dato vita all’impresa multiculturale Kirmal, di cui vado fiero!” dichiara Moustapha.
Modererà l’incontro Roberto Zampardi del GI 243 di Amnesty International.
Pane e acqua è la narrazione autobiografica della storia di Ibrahima, sopravvissuto al viaggio attraverso la rotta migratoria centrale, ovvero quella che dal Senegal e dal Gambia centinaia di migranti percorrono ogni giorno, attraversando il Sahara e nutrendosi del pane e dell’acqua concessi dai torturatori, imprenditori del business del traffico di esseri umani, per raggiungere la nostra terra, che di promessa ha poco e nulla.
L’autore racconta dei lager libici e del naufragio a cui ha dovuto far fronte in prima persona, mettendo su carta il terrore e la speranza di un giovane ragazzo ignaro delle conseguenze della sua intraprendenza. L’Italia lo accoglie in un misto di razzismo e ipocrisia tipico della nostra società, che vuole integrare a parole, ma di fatto non perdona.
Si ringrazia la libreria Modus Vivendi di Palermo per la gentile collaborazione all’iniziativa.