Domenica 12 maggio si è tenuto il secondo incontro del laboratorio “Human Corner: dove nonviolenza e solidarietà si incontrano”, promosso dall’associazione umanista “Energia per i Diritti Umani”, per e con persone migranti. Il ciclo di laboratori, a cadenza mensile, ha l’obiettivo di creare momenti in cui rafforzarsi internamente, per ricostruire un’immagine di futuro desiderato, fortificando la fiducia in sé e nel proprio percorso di vita.
Questo secondo incontro, molto partecipato, ha rappresentato una giornata intensa ed emozionante, dove insieme ad amici e amiche provenienti da più di 10 Paesi abbiamo giocato e riflettuto sull’importanza e la possibilità di incontrarci davvero, come esseri umani, senza barriere o distinzioni. Partendo da immagini trovate in giornali e riviste, abbiamo riscoperto la bellezza e l’allegria di raccontare la nostra storia e scoprire quella dellǝ altrǝ. Abbiamo compreso che quando comunichiamo a partire da ciò che davvero sentiamo e ci apriamo all’ascolto delle paure e delle speranze che in profondità muovono le altre persone, è possibile avanzare verso una risoluzione nonviolenta dei conflitti, impedendo sul nascere l’escalation della violenza nei rapporti personali, aprendo ad uno spazio di creatività che consenta di immaginare insieme, e non più in contrapposizione, una soluzione condivisa a ciò che prima rischiava di dividere. Abbiamo compreso che la violenza interna è inestricabilmente legata a quella esterna, e che per questo è possibile disinnescare ogni conflitto anche a partire da noi stessǝ. Per iniziare ad allenare questo modo di comunicare, ci siamo appoggiati ad esempi di “piccoli” conflitti della vita quotidiana, riuscendo ad osservare come anche negli esempi più semplici si possano celare i semi della guerra o della solidarietà e dell’empatia tra esseri umani. Grazie a una meditazione finale, abbiamo scoperto che è possibile connettersi intimamente, senza l’uso delle parole, a chi abbiamo di fronte, che siano persone appena conosciute o legami di una vita, rafforzando la nostra capacità di riscattare l’Umano nelle altre persone e in noi a prescindere dalla violenza che ci circonda. La capacità di sentire che “l’altro è come me”, riconoscendo in lui e in lei un amico o un’amica, guardandoci a partire da ciò che ci unisce, e non da ciò che ci separa, fino ad arrivare a immaginare come, insieme, sarà possibile avanzare verso un mondo di vera solidarietà, verso quella Nazione Umana Universale dove l’Essere Umano è davvero il valore centrale e dove non esiste un essere umano al di sopra di un altro.
I prossimi incontri si terranno il 2 giugno, durante la Festa della Repubblica Multietnica che si svolgerà a Roma al termine dell’Eirenefest, il festival del libro per la pace e la nonviolenza, e il 23 giugno, giornata che segnerà la chiusura di questo ciclo del laboratorio “Human Corner”.
Chiunque volesse sommarsi in questo viaggio fatto di incontri e scoperte verso l’Essere Umano del futuro può salire a bordo! L’astronave per lasciarsi alle spalle la preistoria è già partita, non serve il biglietto, ferma ovunque ci sia qualcun@ disposto a salire, e a bordo garantisce molta allegria, solidarietà e ispirazione! Ovviamente tutto accompagnato da buon cibo e bella musica. Che aspetti?!
Per info: info@energiaperidirittiumani.it