Parte il 9 maggio l’XI edizione de “I Giovedì del Cinema dei Diritti Umani“, lo spin-off del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli che porta nel cuore di Salerno il dibattito sui diritti unendo impegno sociale e cinematografia. La rassegna di questa edizione 2024 mette al centro tre luoghi per altrettanti dibattiti che pongono l’attenzione sui diritti globali e sul ruolo dell’Italia e dell’Europa in uno scacchiere complesso: il titolo “Cutro, Kiev, Gaza – L’Italia e l’Europa tra guerre e migrazioni” dice molto del programma di quest’anno. Tanti saranno i testimoni ed esperti che guideranno il pubblico attraverso tre luoghi emblematici di memoria, lotta, storia, guerra e solidarietà.
La serie di incontri inizia il 9 maggio con la partecipazione di Domenico Oliverio, testimone degli eventi di Cutro e tutore di minori non accompagnati. Il 23 maggio sarà la volta di Gianfranco Schiavone, giurista esperto di diritti dei migranti, che presenterà “Chiusi dentro“, un’analisi delle politiche di accoglienza dei 27 Stati europei pubblicata da Altreconomia. Infine, il 6 giugno, Raffaella Cosentino, corrispondente di RaiNews nei teatri di guerra, condividerà le testimonianze delle popolazioni ucraine e palestinesi.
“La rassegna – spiega l’organizzatore Maurizio Del Bufalo – si propone di stimolare una riflessione critica sulla realtà globale, che continua a trascurare i diritti universali e a soffrire di conflitti e ingiustizie”. I tre incontri si terranno presso la sala Molinari del chiostro dei Cappuccini, in Piazza San Francesco a Salerno. Gli eventi, programmati per le ore 18:00 nei giorni 9 e 23 maggio e 6 giugno, sono aperti gratuitamente al pubblico.
“Questa è una chiamata a raccolta per invitare la cittadinanza di Salerno e dintorni a unirsi a noi per questi tre giovedì di confronto, narrazione e cinema politico, in un ambiente dove la voce dei testimoni diretti si eleva sopra il frastuono delle narrazioni di parte”, conclude Del Bufalo. “Con un appello alla pace e alla comprensione, questa rassegna rappresenta un’opportunità imperdibile per tutti coloro che sono interessati ad approfondire le ragioni dei conflitti moderni e l’umanità che persiste nonostante la violenza”.