Arriva dalla Francia nelle sale italiane un’opera prima che rivela dei nuovi grandi talenti: “Chien de la casse”, titolo internazionale in inglese Junkyard dog. Espressione usata nel linguaggio giovanile parlato che identifica un “cane da discarica”, un randagio che non vale niente: simbolo-chiave per comprendere la storia.
Vincitore di due premi César – Migliore opera prima al regista Jean Baptiste Durand e Miglior attore esordiente a Raphaël Quenard – sarà distribuito a partire dal 23 maggio da No.Mad Entertainment in lingua originale con i sottotitoli italiani perché, è stato detto durante la presentazione romana all’Accademia di Francia, il suo linguaggio idiomatico perderebbe di forza con la traduzione.
Il film narra la giovanile routine in un minuscolo villaggio nel sud della Francia dove abitano Dog e Miralès, due ragazzi indolenti e abitudinari, legati da un’amicizia fortissima ma conflittuale. Miralès è il leader che decide e comanda, mentre Dog – così soprannominato perché sottomesso come un cane – il suo gregario fedele, poco stimato e redarguito proprio per la sua arrendevolezza. Un giorno l’interdipendenza della coppia viene interrotta dall’arrivo di Elsa, una ragazza di cui Dog si innamora e con la quale preferisce stare. Imprevedibilmente geloso di Elsa, Mirales di colpo si trova a scontrarsi con la perdita della propria supremazia e Dog, a sua volta, con la difficile conquista dell’autonomia personale. I due sono spesso seguiti dal fedelissimo compagno di Miralès, un cane Pitbull di grande intelligenza, tali da formare una triade che nel finale – che ovviamente non racconto – diventa metafora dell’importanza di ogni essere, anche il più umile, per la salvaguardia dell’esistenza.
Ciò che comunemente ci fa apprezzare un film è l’identificazione e infatti amiamo le storie nelle quali possiamo riconoscerci: il talento insito in “Chien de la casse” è coinvolgere chi guarda in situazioni anche non personali, tenendo alto l’interesse senza particolari avventure, perché l’interiorità dei protagonisti è espressa nella sua profondità universale. Uno di quei rari casi in cui ci si dimentica di essere al cinema e si osserva la vita.
Regia: Jean-Baptiste Durand
Con Raphael Quenard, Dominique Reymond, Anthony Bajon, Galatéa Bellugi, Bernard Blancan
Genere: Drammatico
Paese: Francia, 2023
Durata: 93 minuti
Uscita cinema: Giovedì 23 maggio 2024
Distribuito da No.Mad Entertainment