Il 24 aprile 2024 ha avuto luogo nell’Aula Magna del Liceo Statale Vito Capialbi di Vibo Valentia un evento in memoria del popolo armeno, vittima di uno spietato genocidio nei primi anni del ‘900, organizzato e curato dal Comitato Scolastico Diritti Umani.
A coordinare l’evento è stata Elisa Greco, studentessa della classe IIIB SU, che ha introdotto il tema per poi lasciare la parola al Dirigente Scolastico Ing. Antonello Scalamandrè, sempre pronto a comunicare ai ragazzi preziosi messaggi, il quale si è augurato che l’umanità possa finalmente comprendere la “ricchezza del diverso”.
Il primo intervento della giornata è stato a cura di Michela Sorleto, allieva della IVB SU, che ha descritto a 360 gradi la cultura, gli usi e i costumi del popolo armeno, soffermandosi in particolare sullo strumento musicale tradizionale conosciuto come “duduk” e riconosciuto patrimonio UNESCO. La parola è passata poi alla relatrice Miriam Meleca, della classe VB SU, che ha presentato un elaborato realizzato dalle studentesse della VE SU Giada Galati, Doriana Galeano, Asia Gasparro, Asia Grasso e Annalaura Sabatino, esponendo tutta la storia degli armeni: si è passati dalle origini fino alle prime diffamazioni nel corso del 1915, seguite dai massacri del 1916, nei quali persero la vita più di 600 mila armeni.
E’ poi intervenuto da remoto Gioacchino Strano, docente di storia bizantina presso l’Università di Catania, che si è soffermato sulla piccola comunità di armeni giunta in Calabria in seguito ad una spedizione militare.
L’ultimo intervento della giornata, anch’esso da remoto, è stato svolto da Anna Maria Samuelli, cofondatrice e responsabile dell’organizzazione no-profit “Commissione Educazione Gariwo”, la quale ha spiegato come gli armeni si sentano “due volte vittime” in quanto questo genocidio non è stato riconosciuto come tale e dunque è rimasto impunito.
A trarre le conclusioni dell’evento è stata la professoressa Anna Murmura, responsabile del Comitato Scolastico Diritti Umani, che ha invitato a dare voce e a ricordare i Giusti uccisi, cioè i disobbedienti di tutti i genocidi che hanno scelto il bene, per far sì che questo genocidio non venga “accantonato”.
Per il Comitato Scolastico Diritti Umani, Giusy Marcello, Erika Ruffa, Immacolata Pezzo, Giada Gotto, Annalaura Urzia, Iris Filia, Aurora Sconda.
Per interviste: Anna Murmura 3342983330