Il New York Times ha dato istruzioni ai giornalisti che si occupano della guerra di Israele nella Striscia di Gaza di limitare l’uso dei termini “genocidio” e “pulizia etnica” e di “evitare” di usare l’espressione “territorio occupato” quando descrive la terra palestinese, secondo un rapporto copia di una nota interna ottenuta da “The Intercept”.
Il promemoria dà inoltre istruzioni ai giornalisti di non usare la parola Palestina “tranne in casi molto rari” e di evitare il termine “campi profughi” per descrivere aree di Gaza storicamente abitate da palestinesi sfollati espulsi da altre parti della Palestina.
Le aree sono riconosciute dalle Nazioni Unite come campi profughi e ospitano centinaia di migliaia di rifugiati registrati.