Attivisti di Extinction Rebellion vestiti da pagliacci in giacca e cravatta contestano l’appuntamento dei Ministri dei Trasporti al limite della zona rossa, mentre uno striscione recita “G7: il circo itinerante”.

Questa mattina un gruppo di persone travestite da pagliacci in giacca e cravatta, legate a Extinction Rebellion, si è recato in Piazza del Duomo, a Milano e ha dato vita a un circo itinerante. Mentre alcune reggevano uno striscione rosso con la scritta “G7: il circo itinerante”, altre con parrucche colorate e nasi rossi, si muovevano accompagnate dal violoncello.

La protesta vuole richiamare i “grandi del mondo” che si stanno incontrando nella sede di Palazzo Reale a Milano per la Riunione Ministeriale sui Trasporti, seconda tappa del vertice a presidenza italiana, e denunciare l’inazione davanti alla crisi eco-climatica e le modalità di scarso coinvolgimento della popolazione a favore di tavoli a porte chiuse.

«L’emergenza climatica in cui stiamo vivendo necessita di un coinvolgimento dell’intera popolazione, per decidere insieme del nostro futuro» dichiara Lorenzo, «mentre il G7 ci mostra come i governi e i loro tecnici, chiusi nei castelli d’Italia, protetti da zone rosse che li isolano dai cittadini, decidono per il futuro delle nazioni e del pianeta, con una comunicazione e un coinvolgimento della cittadinanza pressoché assenti».

Le emissioni dei trasporti europei e italiani sono aumentate di oltre un quarto dal 1990 a oggi e a differenza del resto dell’economia non decrescono. Con questo ritmo, le emissioni del settore arriveranno a rappresentare il 44% delle intere emissioni europee nel 2030 [1]. L’agenda del G7 Trasporti [2] è incentrata sulla sicurezza economica nei trasporti globali e coinvolge progetti quali la TAV e il Ponte sullo Stretto, volti a proteggere l’economia e il commercio internazionale [3].

Grande assente è invece la transizione verso una mobilità sostenibile e pubblica, come denunciano gli attivisti in piazza cavalcando le loro bici: «Un modello incentrato sul trasporto privato e a combustione non è solo altamente inquinante, ma anche ingiusto e inaccessibile: le emissioni sono sbilanciate per le fasce ultra ricche, che possono permettersi grandi SUV o Jet privati» sottolinea Marcello. Si stima infatti che i viaggiatori aerei più assidui, i così detti frequent flyers, producano più della metà delle emissioni legate all’aviazione civile, nonostante siano meno dell’1% della popolazione mondiale [4].

«La maggior parte delle persone invece» continua Mang «sono dipendenti dall’automobile, non possono permettersi un’auto elettrica e non dispongono di alternative adeguate in termini di trasporti pubblici o mobilità dolce». Un tema, quello dei trasporti, che ha fatto discutere recentemente in Italia sulla riforma del codice della strada [5], che vede proprio oggi a Milano manifestazioni di denuncia verso la mancanza di sicurezza per i ciclisti in strada, o ancora sulle ‘Città 30’, le quali si stima riducano il rischio di incidenti mortali per pedoni e ciclisti di circa 8 volte rispetto ai 50km/h [6]. «Queste modalità» conclude Mang «privano la cittadinanza della possibilità di scegliere come muoversi e di adottare delle soluzioni collettive che risultino non solo meno inquinanti, ma anche più sicure, economiche e accessibili».

Fonti

[1] Analisi T&E sui trasporti: https://www.transportenvironment.org/discover/emergenza-clima-nel-2030-il-44-delle-emissioni-in-ue-proverra-dai-trasporti/

[3] Dichiarazioni di Rixi, viceministro trasporti: https://www.shipmag.it/rixi-ai-ministri-dei-trasporti-europei-i-valichi-alpini-sono-prioritari-per-litalia/

[2] Comunicato Stampa Ministeriale “G7 dei ministri dei Trasporti: dall’11 al 13 a Milano” https://www.mit.gov.it/comunicazione/news/g7-dei-ministri-dei-trasporti-dall11-al-13-milano

[4] T & E sull’aviazione: https://transport2024.transportenvironment.org/sot/topics/aviation/index.html

[5] Il Post, la riforma del codice della strada è molto favorevole agli automobilisti https://www.ilpost.it/2024/03/17/riforma-codice-strada-proteste/

[6] Bologna Città 30: i vantaggi https://www.bolognacitta30.it/vantaggi/