Dal 6 Novembre, un gruppo di attivisti ed attiviste del Comitato CLN Resistenza di Milano, si alternano sotto la Rai di C.so Sempione per alcune ore tutti i giorni, sabato, domenica e festività comprese, per denunciare la disinformazione, la censura e la propaganda del servizio pubblico RAI.
Una o più persone, con manifesti portati a sandwich e volantini, presidiano per due o tre ore il luogo.
Uno dei manifesti riporta l’immagine di Julian Assange, simbolo ed emblema della libertà di stampa, altri chiedono Verità nel confronto e non propaganda. I volantini ricordano il Codice Etico del Servizio pubblico completamente disatteso, ricordano che censurare, manipolare, negare rende complici e corresponsabili di crimini contro l’umanità.
I passanti e molti fra gli operatori e giornalisti che entrano ed escono esprimono solidarietà e condivisione nei confronti dell’azione e dei contenuti anche se, l’impotenza e la rassegnazione lasciano il posto all’inazione per i primi mentre il ricatto e l’intimidazione impediscono ai secondi di esprimersi liberamente.
Nonostante questo, gli attivisti e le attiviste, non demordono e anzi propongono, oltre a questo, momenti di confronto, come il convegno che avrà luogo il 27 aprile sul tema: “L’informazione e l’educazione ai tempi del grande reset”, piuttosto che presentazione di libri che fanno sempre riferimento alla censura o momenti di piazza dove vengono coinvolte associazioni e comuni cittadini.
Il CLN (Comitato di Liberazione Nazionale) è stato fondato nel gennaio 2022 dal Prof. Ugo Mattei. L’attuale Presidente, la Dr.ssa Erminia Ferrari, è intervenuta ieri 7 aprile presso il teatro Burri al parco Sempione dove si è tenuta una sorta di incontro pubblico dopo che un discreto numero di persone, dal presidio sotto la RAI si è diretto in fila indiana portando cartelli di protesta e denuncia.
E’ intervenuto anche un dipendente Rai che ha letto un lungo testo in cui ha ricordato come la Rai sia un bene pubblico e non possa trasformarsi in un altoparlante del potere.
Sono stati potenti altri due interventi di due donne di grande spirito e forza, l’una esperta sulla vicenda Assange, l’altra sulle tematiche di guerra, spese militari, basi Nato, rischi connessi. La Presidente ha ricordato i tagli alla sanità e l’isolamento che alcuni di loro hanno vissuto durante il covid.
Sono state più volte menzionate le guerre vicine, ma anche quelle lontane, meno note, in Africa, figlie del colonialismo e le tante vicende dimenticate, le lotte oscurate.
Tematiche enormi, che richiederebbero altri numeri per costruire dei rapporti di forza.
L’invito è stato quello di unirsi, trovare punti comuni e creare un movimento di opinione pubblica.
Il diritto all’informazione e la resistenza contro ogni guerra con la conseguente diffusione di armi e aumento della spesa militare, sono sicuramente temi forti e condivisibili. Anche noi di Pressenza facciamo la nostra parte. Mettiamo insieme tutte le forze, il portone da aprire pesa come un macigno, e solo uno sforzo enorme e collettivo potrà smuoverlo.
Foto di Andrea De Lotto