GAZA, IL REPORT: DA ISRAELE ANCORA NESSUNA PROVA CONTRO UNRWA
GUARDIAN ANTICIPA ‘RAPPORTO COLONNA’ SU ACCUSE AD AGENZIA ONU

(DIRE) Roma, 22 apr. – Israele deve ancora “fornire prove concrete” delle accuse mosse all’Unrwa, secondo cui alcuni membri dell’agenzia delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi avrebbero collaborato all’assalto del 7 ottobre insieme ad Hamas e al gruppo armato Jihad islamica.

Lo fa sapere il quotidiano britannico The Guardian, anticipando la principale conclusione di un rapporto che uscirà questa sera, il cosiddetto ‘Colonna Report’.

Si tratta di un’indagine indipendente richiesta dalle Nazioni Unite per far luce sulle accuse mosse dalle autorità di Tel Aviv a fine gennaio a carico di una dozzina di funzionari, e che sono già costate all’agenzia la sospensione dei fondi da parte di alcuni dei Paesi più ricchi del mondo, tra cui Stati Uniti, Canada, Germania e anche Italia.

Questo nonostante gli appelli del capo dell’Unrwa, Philippe Lazzarini, e del segretario Onu Antonio Guterres, a rivedere una decisione che ha un impatto sulla popolazione della Striscia di Gaza, da ottobre completamente dipendente dagli aiuti umanitari, dopo la decisione di Israele di bloccare l’ingresso di beni essenziali come cibo, medicinali, acqua e energia elettrica.

Il Colonna Report, dal nome dell’ex ministra degli Esteri francese Catherine Colonna che ha coordinato il lavoro, fa sapere che l’Unrwa ha regolarmente fornito a Israele elenchi aggiornati dei suoi dipendenti, e che “dal 2011 il governo israeliano non ha segnalato all’Unrwa alcuna preoccupazione relativa a qualsiasi membro del personale”.

Si ricorda inoltre che a marzo “Israele ha pubblicamente affermato che un numero significativo di dipendenti dell’Unrwa sono membri di organizzazioni terroristiche”.

Tuttavia, “le autorità israeliane devono ancora fornire prove a sostegno di ciò”.

Il Colonna Report è stato stilato grazie alla collaborazione di tre istituti di ricerca dell’Europa del nord – il Raoul Wallenberg per i diritti umani e il diritto umanitario con sede in Svezia, il norvegese Chr Michelsen e l’Istituto danese per i diritti umani.

I ricercatori, come rivela ancora il Guardian, hanno scritto: “Le autorità israeliane fino ad oggi non hanno risposto alle richieste inviate a marzo e ad aprile dall’Unrwa, in cui l’agenzia chiedeva di conoscere i nomi e le prove a sostegno delle accuse mosse da Israele”.

Informazioni che “avrebbero consentito all’Unrwa di aprire un’indagine”.

Guterres non ha ancora commentato queste informazioni, ma ha confermato che, d’accordo con Lazzarini, ha accettato le raccomandazioni conclusive del rapporto volte a migliorare la capacità dell’Unrwa di mantenersi neutrale nello svolgimento delle sue funzioni, nei Territori occupati e nei Paesi dove risiedono le più consistenti comunità di profughi palestinesi, come ad esempio il Libano.