Firma la delibera per chiedere al Comune di Torino di agire, contrastando lo sfitto ingiustificato
Quando in una città troppe persone sono senza casa e troppe case sono senza persone, l’ingiustizia di quella città non è sopportabile.
A Torino mancano gli alloggi per le troppe famiglie sotto sfratto e in emergenza abitativa. E le abitazioni scarseggiano anche per la fascia grigia che fatica a trovare casa nel mercato degli affitti.
Eppure sono decine di migliaia – di enti pubblici e di grandi proprietari privati – le abitazioni in stato di non uso e di abbandono da anni: una condizione che scarica sulla collettività grandi costi sociali e ambientali.
“Vuoti a rendere” nasce per questo obiettivo: creare dal basso un meccanismo di gestione di queste situazioni, puntando a restituire alla città le troppe case vuote che attendono di essere abitate.
I punti chiave della proposta
CENSIRE LE CASE IN STATO DI ABBANDONO INGIUSTIFICATO
La Città di Torino, collaborando con altri enti pubblici e privati, avrà finalmente un censimento attendibile su numero, localizzazione e caratteristiche degli alloggi in stato di abbandono ingiustificato (almeno 2 anni) presenti nel territorio comunale.
DIFFIDARE I GRANDI PROPRIETARI ASSENTEISTI
Enti pubblici e grandi proprietari privati (persone fisiche ed enti con più di 5 case nel territorio comunale) titolari di alloggi abbandonati da più di 2 anni dovranno spiegare le ragioni di questa situazione, avanzando entro 90 giorni proposte per rimettere in uso la propria risorsa.
PROMUOVERE L’USO SOCIALE DELLE CASE VUOTE
L’agenzia sociale comunale per la locazione, Lo.C.A.Re, sarà rilanciata per promuovere l’uso sociale delle case vuote. Ai proprietari diffidati sarà anzitutto proposto di dare le case vuote in gestione a Lo.C.A.Re.
SANZIONARE I GRANDI PROPRIETARI RESTITUENDO LE CASE VUOTE ALLA CITTÀ
La persistente inerzia di proprietari “censiti e diffidati”, creando costi sociali intollerabili, giustificherà sanzioni sia in ambito fiscale, sia sotto forma di restituzione dell’alloggio sfitto alla città – tramite requisizioni temporanee volte a fronteggiare le emergenze abitative.