Mentre in Europa, precisamente in Georgia, viene presentata l’ennesima proposta di legge contro la “propaganda omosessuale”, dall’Asia arriva una notizia di segno completamente opposto.
La Camera bassa del Parlamento della Thailandia ha approvato con una maggioranza schiacciante la legge che riconosce i matrimoni omosessuali, definendoli su un piano di parità come unioni di due individui.
La legge ha ottime probabilità di passare anche alla Camera alta e di essere poi firmata dal re, dato che lo scorso dicembre era stata presentata a seguito di un accordo tra il governo, l’opposizione parlamentare e i movimenti della società civile.
Quando ciò avverrà, la Thailandia sarà il terzo Stato asiatico ad aver riconosciuto i matrimoni omosessuali, dopo Taiwan nel 2019 e il Nepal nel 2023.