In occasione dell’8 Marzo, questo venerdì dalle ore 15.00 alle ore 18.00 si terrà il Corteo Transfemminista organizzato dal sindacato studentesco Libera Associazione Studentesca e il Collettivo Transfemminista Zona Fucsia.

 

Il corteo avrà inizio presso la Madonnina del Porto, in Lungomare Matteotti 2, per poi procedere sul lungomare verso Piazza Salotto con arrivo previsto alle ore 17, dove ci saranno gli interventi delle realtà associative aderenti. Chiusura della manifestazione prevista per le ore 18.

 

Le associazioni organizzatrici, LAS e Collettivo Zona Fucsia, spiegano in una nota le istanze del corteo:

 

“Viviamo in un Paese in cui bigottismi, tabú e discriminazioni prendono in ostaggio le nostre vite e i nostri corpi. Viviamo in una società in cui la violenza di genere viene continuamente romanticizzata dai mezzi di informazione mentre gli spazi di tutela vengono definanziati e svuotati del loro ruolo. Viviamo in un sistema scolastico che produce e riproduce i sistemi di potere e di discriminazione che subiamo ogni giorno fuori dagli spazi scolastici.

Viviamo in un sistema in cui la nostra voce, le nostre identità, le nostre esigenze, i nostri corpi vengono censurati e invisibilizzati”.

 

Le organizzazioni continuano nella nota “Siamo stanchə di sentirci subalternə, siamo stanchə di sentirci succubi ai ruoli imposti della società patriarcale, siamo stanchə di subire un’educazione fondata sul machismo.

 

Siamo stanchə di una società che si gira dall’altra parte quando interpelliamo il lavoro di cura, che è nella sua totalità sulle spalle delle donne: vogliamo una nuova etica della cura, in cui la società si prenda carico e la responsabilità di questo lavoro che per troppo tempo è stato ignorato e dato per scontato.

 

Per noi è fondamentale, infine, non solo lottare per la parità dei diritti per le donne (socializzate) e tutte le categorie maggiormente discriminate e marginalizzate, ma anche e soprattutto puntare i riflettori su ciò che sta accadendo al popolo palestinese, che in questo periodo di conflitto armato subiscono sulla loro pelle ingiustizie e violenze inaudite.

Il nostro corteo combatte ogni forma di oppressione patriarcale, capitalista e colonialista e non possiamo dunque non combattere l’oppressione israeliana che in questo momento sta eseguendo un genocidio in terra palestinese le cui vittime superano i 30.000 civili. Su questo non possiamo non scendere in piazza per far sentire la nostra voce di protesta, chiedendo un immediato cessate il fuoco”.

 

Le due organizzazioni concludono “Contro ogni forma di violenza patriarcale, matrice di guerre e conflitti, dentro e fuori le nostre case, i nostri spazi di prossimità, che crea e perpetua ogni forma di discriminazione e ferocia, camminiamo insieme e lottiamo insieme, per costruire una società inclusiva, laica e libera!”