Si è svolto in 30 scuole – dalle materne ai licei (vedi elenco dettagliato) – il primo ciclo delle Lezioni ecologiche autogestite da maestri/e, professori/esse, insegnanti che hanno raccolto un appello lanciato da varie associazioni studentesche, ambientaliste e della scuola (vedi lettera Per una riforma in chiave ecologica della scuola) con cui viene chiesto alle scuole di affrontare i drammatici temi della crisi ambientale del pianeta.
I risultati delle Lezioni ecologiche – in realtà conversazioni con esperti e dialoghi tra studenti – verranno illustrati in una Conferenza Stampa in Parlamento il giorno lunedì 8 aprile dalle ore 10.00 alle 11.00 nella sala stampa in via della Missione 4, Roma.
Sarà presente la parlamentare Ilaria Fontana deputato M5S e membro dell’VIII Commissione (Ambiente, territorio e lavori pubblici).
L’iniziativa verrà ripetuta in più cicli (di nuovo dal 15 al 22 aprile, in concomitanza con lo sciopero dei FFF del 19 aprile e la giornata della Terra del 22 aprile) e serve a dimostrare che nelle scuole italiane esistono saperi, competenze ed energie tali da poter rispondere positivamente alle richieste che vengono dagli studenti per una maggiore comprensione dell’insieme dei fenomeni eco-sociali che minano gli equilibri vitali del Sistema Terra.
Il gruppo di coordinamento denominato Alfabeti ecologici – sulla scorta delle esperienze concrete che si stanno svolgendo nelle scuole – chiede alle istituzioni scolastiche di innovare radicalmente gli strumenti didattici, i metodi pedagogici e i programmi curriculari. In particolare viene chiesto di superare l’attuale organizzazione delle 33 ore di educazione ambientale inserita nell’educazione civica.
Tutti coloro che volessero prendere visione delle attività che si sono svolte nelle diverse scuole può rivolgersi a:
Qui di seguito una sintesi degli argomenti trattati nel corso delle Lezioni ecologiche:
Pratiche in orto didattico e in orto botanico;
Buone pratiche di risparmio energetico e dell’acqua, riduzione degli sprechi alimentari e dei consumi a scuola e a casa;
Incontri con contadini e apicoltori e visita al mercato;
Giochi e lezioni all’aperto (p.e. “la caccia alle uova tra l’albero di albicocco in fiore, la quercia da sughero e il carrubo”);
Lettura di poesie utili alla comprensione del concetto di antropocentrismo (Umberto Saba e Emily Dickinson);
La percezione sensoriale in una società sempre più virtuale;
Il ragionamento ecosistemico multidimensionale e multidisciplinare;
Il rispetto della vita e le pratiche nonviolente;
Il dialogo con la natura dei popoli nativi;
Consumi energetici, tempo e modi di trasporto;
Il Big Bang in un approccio Local Big History (storia integrata dell’universo, declinata localmente);
Sviluppo delle abilità ricettive e produttive autosostenibili;
La costruzione di scenari energo-climatici mediante l’impiego del simulatore En-Roads (Climate interactive, MIT, Ventana);
Pericolosità dei rifiuti elettronici (smartphone, PC, ecc.) per la salute e per l’ambiente;
Prove di creazione di “pubblicità progresso” su diversi argomenti (contro l’abbandono degli animali, la violenza domestica, gli allevamenti intensivi…);
Le forme di protesta nonviolenta nel mondo;
Esempi di consumo di suolo (ad esempio il nuovo stadio della Roma);
Letture dal libro: Qualcosa, là fuori, di Arpaia: il cambiamento climatico con rigore scientifico, dalla frustrazione alla speranza;
Letture dal libro: Materia vibrante. Un’ecologia politica delle cose di Jane Bennett;
L’albero nel bosco e in città;
La responsabilità dell’umanità in questa crisi climatica e ambientale. Rapporto tra uomo e tecnologia;
Tecniche di estrazione delle materie prime e loro utilizzo;
La “moda veloce” e il suo impatto ambientale (p.e. lo smaltimento degli abiti di seconda mano);
Il Global warming: cause e conseguenze;
Critica del modello consumistico (creazione di bisogni artificiali) all’origine dell’attuale crisi ecologica e sociale;
Cambiamenti climatici e migrazioni;
La sostenibilità e il disarmo. L’educazione alla pace.