Poveri noi, verrebbe da dire. Martellati da decine di cause, una più giusta dell’altra, da battaglie che si moltiplicano, richiami da ogni dove.
Da mesi la guerra ci attanaglia, anzi le guerre, e abbiamo pure imparato a rispondere a coloro che ci dicevano: “Guarda che c’è anche la guerra in Ucraina!” “Guarda che c’è la guerra in Palestina!”…. no, signori, ci sono quelle due guerre, ma anche in Sudan, in Siria, in Ciad, in Yemen, in Kurdistan, nel Tigray, etc etc….
E in questo mare rischiamo di affogare.
Così ogni fine Marzo arrivano giustamente amici e amiche care che ci ricordano: e la giornata internazionale dell’acqua? E’ vero! C’è anche quella. Corri anche là se ce la fai.
Con queste esigue forze eravamo presenti sabato sera alla Darsena di Milano. Peccato, viene da dire, perchè chi aveva preparato, aveva preparato benissimo, camion-palco, ottima amplificazione, una decina di interventi, musicisti, collegamenti, video.
A ricordare come tra cambiamento climatico, guerre, sopraffazione, disastri, l’acqua ce la contenderemo come neppure immaginiamo. Devastati da impianti che sparano neve artificiale, allevamenti intensivi che inquinano, falde che si abbassano o si inquinano, guerre dove si bucano i depositi altrui.
E poi su tutti le immagini dalla Palestina: una vista dall’alto dove si vede perfettamente il verde delle zone dei coloni e il giallo del deserto dei palestinesi, le piscine in mezzo al verde, e i ragazzini in coda a riempire una tanica. Pazzesco.
Grazie a chi non molla, a chi continua a ricordare come ci rubarono un referendum vinto, e come acqua, vita, giustizia e democrazia vadano a braccetto.
Tutti coloro che hanno partecipato saranno ancor più portatori di quelle verità che, come diceva Franco Fortini, dobbiamo proteggere.