Nella giornata di ieri, domenica 24 marzo, l’aereo Seabird 2 della ONG Sea-Watch ha avvistato un’imbarcazione in pericolo con a bordo circa 150 persone. Queste erano in contatto con Alarmphone e hanno riferito di essere state oggetto di un attacco con colpi di arma da fuoco da parte delle milizie libiche.
Quando l’aereo Seabird 2 ha raggiunto l’imbarcazione, ha contattato via radio la petroliera Vault che si trovava nelle vicinanze. La petroliera, in osservanza delle norme del diritto internazionale, ha quindi cambiato rotta dirigendosi verso l’imbarcazione in pericolo.
Poco dopo l’arrivo della petroliera, alcune persone sono cadute in mare. Seabird 2 ha supportato la Vault nelle operazioni di recupero delle persone, rese particolarmente complesse dall’altezza delle paratie della petroliera. L’equipaggio della Vault è riuscito a recuperare tre persone dall’acqua, ma la corrente ne ha trascinate altre lontano dalla petroliera.
Al calare del sole, Seabird 2 ha dovuto fare ritorno a Lampedusa, mentre la nave Vault ha proceduto con il recupero di tutte le persone che ancora si trovavano a bordo dell’imbarcazione in pericolo. Sulla scena erano presenti anche l’aereo Frontex Eagle1 e un elicottero delle Armed Forces of Malta.
Nella mattinata di oggi la nave Vault ha trasbordato i sopravvissuti su una motovedetta della Guardia Costiera italiana poi sbarcata a Lampedusa. I naufraghi hanno riportato che tre persone risultano disperse.