Anche quest’estate (dal 20 luglio al 18 agosto) nella spiaggia libera di Rimini, davanti l’ex colonia Bolognese (Miramare) si svolgerà la Rimini Beach Arena, con concerti e manifestazioni tutte le sere. Una decisione presa dal Comune di Rimini, nonostante le proteste, le petizioni, gli appelli delle associazioni ambientaliste e dei cittadini, nonostante che lo svolgimento della stessa abbia comportato indirettamente la perdita di due pulli di Fratino negli ultimi due anni.

Il Fratino è una specie protetta dalla Direttiva Europea e la sua oramai costante nidificazione presso il lido di Miramare è sempre più a rischio. I pulli di fratino dopo la schiusa delle uova non sanno volare per vari mesi e saltellano sulla spiaggia: spianare le dune e i concerti da migliaia di persone di certo non li aiutano a sopravvivere.

“La scorsa estate a Rimini non abbiamo avuto nessun fratino involato” spiega Arianna di Monumenti Vivi di Rimini. “All’indomani della morte dell’ultimo pullo di fratino, proprio nei giorni della Beach Arena,  abbiamo lanciato una petizione perché questi eventi non si ripetessero anche nel 2024. Paradossalmente in quei giorni Rimini si era candidata Capitale Italiana della Cultura 2026. Da qui il motto della petizione VIENI OLTRE (titolo della candidatura) FRATINO! Purtroppo non ci hanno ascoltato, nonostante la petizione, con oltre 1000 firme, sia stata discussa anche in Consiglio Comunale grazie alla consigliera Gloria Lisi. Con Determina Dirigenziale è stata rinnovata la concessione della spiaggia, con la litania “sì ai grandi eventi e sì alla tutela del fratino”, e con il plauso dell’assessora regionale ai parchi, Barbara Lori. In sintesi si descrive il fratino come un rifugiato che avendo a disposizione una gabbietta, ogni anno ristretta durante i grandi eventi, è considerato per questo tutelato. Qui a Rimini ci si dimentica  che la spiaggia sarebbe un ambiente naturale se non venisse rasata a zero e sterilizzata”.

Sabato scorso 16 marzo si è svolto così un presidio di protesta in piazza a Rimini, sotto al Comune, indetta da Monumenti Vivi Rimini, con la partecipazione di tanti cittadini e associazioni. Anche il Coordinamento Nazionale CI TANGE (Tutela ambiente naturale dai grandi eventi) composto da numerose associazioni ambientaliste di tutta Italia,  ha aderito, assicurando il sostegno alle Associazioni locali qualora vogliano intraprendere azioni legali nei confronti del Comune di Rimini, “per una iniziativa la cui legittimità è del tutto discutibile”.

“Mentre a Senigallia grazie alla mobilitazione di associazioni e cittadini nello scorso anno non si rifarà il Beach Cross, il quale si svolgeva egualmente in un’area di nidificazione del Fratino, interessata da un progetto di ripristino delle dune -commenta il Comitato CI TANGE-  l’amministrazione riminese prosegue imperterrita in una linea ottusa e antistorica”.

Rimini è l’emblema del turismo balneare standardizzato: “In una città in cui la percentuale di spiaggia libera è davvero risibile, al di sotto del 10% abbiamo tutto il diritto di esigere che almeno questo fazzoletto dove nidificano i fratini venga preservato da logiche di sfruttamento commerciale e manifestazioni a violento impatto ambientale” rivendicano attiviste e attivisti, per poi puntualizzare: “nella Costituzione all’art. 9 è stata inserita la tutela della biodiversità e degli ecosistemi, che la spiaggia è demanio dello Stato, di cui il Comune può disporre ma sempre e solo nell’ambito del rispetto di tali prerogative statali. Ricordiamo anche all’Amministrazione riminese che i Criteri Ambientali Minimi vietano l’uso delle spiagge per eventi, a meno che l’uso non ne sia motivato e necessario, ma non è certo questo il caso: Rimini è una città votata al divertimento balneare, piena di spazi e infrastrutture adeguate a simili manifestazioni lungo i suoi 15 km di costa. A fronte di tutto questo ci sembra vergognoso e inaccettabile che per il Beach Arena il Comune debba impegnare giusto quei 100 metri di spiaggia che sono stati di fatto riconosciuti dallo stesso Ente come Spiaggia del Fratino, in quanto sito abituale di nidificazione, e non possa delocalizzare tale manifestazione in altro sito più idoneo. E’ anche un problema di democrazia e di rispetto del concetto di spiaggia come Bene Comune, che non deve essere sacrificato per interessi di guadagno privato”.

Non solo a Rimini, in tutta Italia si moltiplicano i grandi eventi su spiagge e luoghi naturali, dalle gare di motocross ai concerti, a discapito della fragile biodiversità, sempre più sotto attacco. Un argomento affrontato diffusamente anche durante il primo convegno nazionale organizzato dal coordinamento italiano Ci Tange il 9 marzo presso la sede di Marevivo a Roma. “Le criticità dei Grandi Eventi in siti naturali sono evidenti, purtroppo le normative di tutela di habitat e specie protette sono continuamente disattese su tutto il territorio nazionale, urge una legge nazionale ” spiegano.

Hanno aderito al presidio promosso da Monumenti Vivi Rimini:

Animal Freedom
APS Basta Plastica in Mare Network
AsOER
Associazione Macondo Rimini
Basta Delfinari
Casa Madiba Network
CI-TANGE Coordinamento Italiano per la Tutela degli Ambienti Naturali dai Grandi Eventi
Collettiva Pride Off
Difesa spiagge libere di Rimini – Usicons
DnA Rimini Difesa Natura Animali Ambiente
Fondazione Ambientalista Marevivo
Fridays For Future Rimini
Greenpeace Rimini
Lipu sezione Pesaro Urbino

Lipu-BirdLife Italia
Rete di Associazioni Salviamo il fratino della costa ravennate e cervese
Salviamo il Fratino a Rimini e Riccione
Rete di Associazioni Salviamo il fratino della costa ravennate e cervese
Terra Blu odv
Tra Umani e Animali – collettivo ecologista multispecie
WWF Rimini