Nella giornata di ieri, la 169esima dall’inizio dell’invasione, l’esercito di Netanyahu ha compiuto sette stragi, con 72 uccisi e 114 feriti. Gli attacchi con l’artiglieria e con i bombardamenti aerei su Khan Younis e Rafah sono continuati anche di notte e nella mattinata di oggi, senza interruzione.
Nel nord della Striscia, le truppe sono tornate a occupare il territorio con i carri armati, dopo averlo evacuato nelle settimane passate. La loro avanzata è preceduta da bombardamenti a tappeto. A Jebalia e Beit Lahia la popolazione è terrorizzata dalle esplosioni per la demolizione delle case ed è stata costretta ad evacuare verso la spiaggia.
Uccidere per fame
I generali israeliani hanno ordinato di sparare ancora una volta contro la folla di affamati. 19 civili uccisi e 23 feriti mentre aspettavano l’arrivo degli aiuti alla rotonda “Kuwait”, la stessa della carneficina del 29 febbraio. Raffiche di mitra e obici di cannoni dei carri armati hanno preso di mira i gruppi di civili ammassati lontano dalle postazioni dell’esercito, che non rappresentavano alcun pericolo per gli occupanti.
Il commissario dell’UNRWA Lazzarini ha dichiarato che l’esercito israeliano ha rifiutato per la seconda volta in una settimana il passaggio del convoglio degli aiuti umanitari. “L’ho detto molte volte: questa è una fame provocata dall’uomo e una carestia incombente che può ancora essere evitata. Le autorità israeliane devono consentire la distribuzione di aiuti alimentari su larga scala al nord, anche tramite l’UNRWA, la più grande organizzazione umanitaria di Gaza. Nel frattempo i bambini continueranno a morire di malnutrizione e disidratazione. L’insopportabile non può diventare la nuova normalità.”. (QUI)
Ospedali nel mirino
Cinque malati ricoverati nell’ospedale Shifà sono morti di fame e mancanza di medicine. Da una settimana, il complesso ospedaliero è sotto assedio e mancano cibo e acqua per quasi 7.000 persone tra sfollati, malati e personale medico. Lo staff medico ha lanciato un appello agli organismi umanitari internazionali perché vengano a salvarli con un’evacuazione sicura.
L’Osservatorio euro-mediterraneo per i diritti umani, con sede a Ginevra, ha accusato Israele di usare i civili sfollati nell’ospedale Shifà come scudi umani nelle operazioni militari all’interno della struttura medica e nei quartieri vicini.
L’OMS ha condannato l’assedio dell’ospedale e chiesto la fine di questo comportamento disumano, che mette in pericolo la vita di malati, sfollati e personale sanitario.
Il generale Halevi, Capo di Stato Maggiore dell’esercito di occupazione, ha ammesso candidamente che l’assedio contro Shifà ha la funzione di fare pressione su Hamas perché ceda nelle trattative in corso a Doha.
ONU
Il segretario generale dell’ONU António Guteress ha fatto visita ieri al valico di Rafah, dalla parte egiziana e ha chiesto all’esercito israeliano, forza occupante, di assumersi le proprie responsabilità nel garantire vita e sicurezza dei civili di Gaza, territorio occupato, secondo le leggi internazionali. “Serve da subito un cessate il fuoco per permettere a queste lunghe file di camion di raggiungere la popolazione affamata. Il mondo ha visto quanto basta di orrori in questa guerra. I palestinesi sono sospesi in un incubo inarrestabile”.
Il Ministro degli Esteri israeliano Katz, senza vergogna e senza pudore, lo ha accusato di essere nemico di Israele.“Guterres ha incolpato Israele per la situazione umanitaria a Gaza. Sotto la sua guida, l’ONU è diventato un organismo anti-semita e anti-israeliano”. Il suo post nei social ha ricevuto molte risposte di contestazione: “Smettila di mentire per incolpare l’UNRWA e le Nazioni Unite, sei così spudorato!”.