“Quello che è accaduto questa mattina a Budapest fuori dall’aula del tribunale, con minacce e intimidazioni nei confronti delle persone arrivate dall’Italia per dare solidarietà a Ilaria Salis, e quello che è accaduto dentro l’aula del tribunale, di nuovo con quelle terribili immagini di ceppi, manette, guinzaglio, misure di sicurezza sproporzionate confermano la preoccupazione di Amnesty International circa l’iniquità di questo procedimento.” ha dichiarato al temine dell’udienza Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.
“Questa seconda udienza è stata preceduta da settimane nelle quali parlamentari europei ungheresi, ministri del governo Orbán e la stampa di governo ungherese hanno portato avanti discorsi e narrazioni criminalizzanti e stigmatizzanti nei confronti di llaria Salis. Questo è il clima in cui si svolge questo processo. Un clima persecutorio. La decisione di negare i domiciliari a Ilaria Salis è purtroppo coerente con questo clima.” conclude il portavoce di Amnesty International Italia.