Oggi gli esponenti del Partito Socialista Europeo – il partito europeo di Stoltenberg – sono andati a rendere omaggio a un eroe dell’antifascismo come Giacomo Matteotti nel centenario della morte. Matteotti però era un pacifista, mentre i partiti socialisti europei e il PD votano sempre per la guerra e la strategia guerrafondaia della NATO, che negli ultimi anni è stata guidata da un irresponsabile guerrafondaio come Stoltenberg che è espressione di quella famiglia politica.
Il socialista Matteotti fu un coerente pacifista, condannato per sedizione e disfattismo per la sua opposizione alla guerra.
Piero Gobetti così lo ricordava: “Matteotti parlò contro la guerra. Ripeté il suo discorso, anche quando non c’era più pacifista che parlasse. Conviene mettere a confronto l’esempio di Matteotti pacifista con la condotta degli uomini tipici del pacifismo italiano, pavidi e servili per non essere presi di mira. Matteotti non disertava, non si nascondeva, accettava la logica del suo sovversivismo, le conseguenze dell’eresia e dell’impopolarità: era contro la guerra, un combattente generoso”. Su Critica sociale nel febbraio 1915 Matteotti scriveva: “Il Partito socialista ha il dovere di opporsi continuamente alla guerra, e al suo strumento e creatore, il militarismo, e vota contro le spese militari”. Sul giornale La nostra lotta: “Quando a paladini della patria si ergono i clerico moderati, i nazionalisti, i militaristi, cioè tutti coloro che necessariamente si contrappongono all’idealità socialista, e si servono anzi a tale scopo dello straccetto patriottico – allora noi insorgiamo anche contro la patria”.
In una lettera alla compagna, pochi mesi prima dell’entrata in guerra, Matteotti scriveva: “Il pensiero di coloro che stanno uccidendosi è terribile e mi par giusta l’insurrezione se si volesse domani con assai poca lealtà lanciarci in una guerra contro l’Austria. Ma tira il vento di piccole viltà, anche nel mio partito”.
Matteotti non era d’accordo con i socialdemocratici, che in altri Paesi europei votarono per i “crediti di guerra” e di cui è degno erede il Partito Socialista Europeo, PD compreso, che si identifica con le scelte di riarmo e guerra della NATO. In questo momento il miglior omaggio a Matteotti, cioè alle radici della nostra Costituzione antifascista e pacifista, è opporsi alla guerra.
Nei parlamenti purtroppo, in Europa i socialisti e in Italia il PD, continuano a votare per l’invio di armi all’Ucraina insieme alle destre anche estreme.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, coordinamento di Unione Popolare