Esprimo piena solidarietà all’insegnante che rischia la gogna per aver semplicemente indossato una maglietta di solidarietà con il popolo palestinese. In questo paese c’è ancora una Costituzione che garantisce la libertà d’espressione. Non mi risulta che sia vietato indossare magliette pro Palestina.
Israele ha scelto la strada della superiorità militare per negare i diritti legittimi del popolo palestinese.
Israele è una potenza nucleare. Non rischia di essere distrutto.
Netanyahu sta realizzando il progetto di Israele “dal fiume al mare” negando esplicitamente la possibilità di uno Stato palestinese, il suo governo é zeppo di suprematisti fascisti, sionisti messianici che chiamano alla uccisione di tutti i palestinesi, alla loro definitiva espulsione dalla loro terra.
I territori dove doveva sorgere lo Stato di Palestina sono stati illegalmente colonizzati.
Non è vero che lo slogan “dal fiume al mare la Palestina sarà libera” sia uno slogan anti-ebraico. Chiede la fine dell’apartheid, dell’occupazione illegale, il riconoscimento del diritto al ritorno per i rifugiati palestinesi, come sancito dalle risoluzioni ONU.
Significa che possa esserci la convivenza sulla stessa terra dei due popoli in uno stato laico, aconfessionale, democratico dal fiume al mare, una volta sconfitto il sistema di apartheid israeliano.
“Due Stati per due popoli” o un unico stato laico, di sicuro va fermato il genocidio a Gaza e intrapresa la via della pace.
Non si può certo vietare la solidarietà con il popolo palestinese per difendere un governo di criminali di guerra che opprime e massacra i palestinesi.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista