Secondo i nuovi dati del Servizio relativo ai Cambiamenti Climatici di Copernicus (C3S), per la prima volta nella storia la temperatura media globale ha superato + 1,5 °C nell’arco di 12 mesi.
Il mese scorso è stato anche il gennaio più caldo a livello mondiale dall’inizio delle registrazioni C3S nel 1950, con una temperatura media della dell’aria di 0,70 °C superiore alla media del mese dal 1991 al 2020. Il precedente record di calore a gennaio, stabilito nel 2020, è stato meno caldo di 0,12 gradi.
“La temperatura media globale degli ultimi dodici mesi (febbraio 2023 – gennaio 2024) è la più alta mai registrata, pari a 0,64 °C sopra la media del periodo 1991-2020 e 1,52 °C sopra la media preindustriale del periodo 1850-1900”, ha affermato C3S in un nuovo report.
I cambiamenti climatici causati dall’uomo, insieme al fenomeno climatico El Niño che riscalda le acque superficiali dell’Oceano Pacifico, hanno reso il 2023 l’anno più caldo mai registrato sulla Terra.
“È una pietra miliare significativa vedere per la prima volta la temperatura media globale superare di 1,5 °C le temperature preindustriali in 12 mesi”, ha dichiarato a Reuters Matt Patterson, fisico dell’atmosfera dell’Università di Oxford.
Il superamento della soglia di 1,5 °C in un anno non significa che l’accordo di Parigi del 2015 sia stato violato, poiché tale traguardo si riferisce alla temperatura media globale nell’arco di decenni.
L’obiettivo dell’accordo di Parigi è mantenere il riscaldamento globale ben al di sotto di 2 °C, limitando il riscaldamento a 1,5 °C per evitare gli effetti peggiori del cambiamento climatico.
Alcuni scienziati ritengono che la soglia di 1,5 °C non sia più un obiettivo realistico e hanno incoraggiato i governi ad accelerare l’eliminazione dei combustibili fossili per ridurre le emissioni e limitare il riscaldamento.
“Una rapida riduzione delle emissioni di gas serra è l’unico modo per fermare l’aumento della temperatura globale”, ha dichiarato a Reuters Samantha Burgess, vicedirettore di C3S.
Negli ultimi otto mesi – da giugno 2023 – ogni mese successivo è stato il più caldo mai registrato rispetto allo stesso mese degli anni precedenti, culminando in una media annuale che ha superato la soglia di 1,5 °C.
“Questo supera di gran lunga qualsiasi cosa accettabile”, ha dichiarato Bob Watson, ex presidente delle Nazioni Unite per il clima, al programma Today di BBC Radio 4. “Guardate cosa è successo quest’anno con solo 1,5 °C: abbiamo assistito a inondazioni, alla siccità, a ondate di caldo e a incendi in tutto il mondo.”
Reuters riferisce che gli scienziati negli Stati Uniti hanno avvertito dell’esistenza di una probabilità su tre che il 2024 sarà più caldo del 2023, con una probabilità del 99% che quest’anno sarà tra i primi cinque più caldi mai registrati.
“Stiamo andando verso la catastrofe, e se non cambieremo radicalmente il modo in cui produciamo e consumiamo energia entro pochi anni, sarà la fine”, ha dichiarato a Reuters Dan Jorgensen, ministro danese per la politica climatica globale. “Non abbiamo molto tempo.”
Gli scienziati ritengono che il riscaldamento globale cesserà sostanzialmente quando il mondo raggiungerà il Net Zero di emissioni di carbonio. Tuttavia, ridurre della metà le emissioni entro il 2030 è considerato particolarmente importante.
“Ciò significa che, in definitiva, possiamo controllare la quantità di riscaldamento che il mondo subisce, in base alle nostre scelte come società e come pianeta”, ha dichiarato alla BBC Zeke Hausfather, scienziato del clima di Berkeley Earth.
Traduzione dall’inglese di Enrica Marchi. Revisione di Maria Sartori.