Con l’approssimarsi della decisiva udienza dell’Alta Corte di Londra, che il 20 e 21 febbraio deciderà se dare il via libera all’estradizione di Julian Assange negli Stati Uniti, si moltiplicano le iniziative per la sua liberazione.
Dopo il conferimento della cittadinanza onoraria di Roma, un chiaro segnale di appoggio a un giornalista perseguitato per aver rivelato i crimini di guerra statunitensi, il Parlamento australiano ha approvato con 86 voti a favore e 42 contrari la mozione presentata dal deputato verde Andrew Wilkie, che chiedeva di liberazione di Assange. Tra i sostenitori della mozione anche il Primo Ministro Anthony Albanese.
“Questo sarà il momento per tutti noi di prendere posizione, di stare dalla parte di Julian Assange, di difendere i principi della giustizia, i principi della libertà dei media e i diritti dei giornalisti di fare il loro lavoro. … Questa storia è andata avanti troppo a lungo e deve finire. Sono certo che se il Parlamento sosterrà questa mozione oggi pomeriggio, Vicepresidente, invierà un segnale politico molto forte al governo britannico e a quello statunitense” ha dichiarato Andrew Wilkie prima del voto conclusosi con l’approvazione della mozione da lui presentata.