Il 15 febbraio il Parlamento della Grecia ha approvato con 176 voti favorevoli la legge che riconosce il matrimonio egualitario e consente le adozioni alle coppie del medesimo sesso. Il voto è stato preceduto da un intenso dibattito parlamentare e da una narrazione pubblica profondamente omofoba e transfobica.

La Grecia è così il ventunesimo Stato europeo a prevedere il matrimonio egualitario.

La legge introduce importanti cambiamenti e nel contesto in cui è stata approvata rappresenta una vittoria importante per il movimento Lgbtqia+ greco. Tuttavia, non prevede la piena uguaglianza per i genitori non biologici e non riconosce le identità non binarie, non agevola l’accesso alla tecnologia riproduttiva assistita per le persone del medesimo sesso, gli uomini single, le persone transgender e intersex, né ha modificato la norma che impedisce di cambiare il nome e il genere di una persona transgender nel certificato di nascita.