Lunedì 12 febbraio, una delegazione di attivisti provenienti dalla Sardegna si è recata a Roma, nella piazza San Bernardo, dove ha avuto luogo una conferenza stampa a favore della liberazione del giornalista e attivsta australiano Julian Assange, che rischia di essere estradato negli Stati Uniti dove dovrà scontare 175 anni di carcere.
L’iniziativa è sorta in virtù dell’approsimarsi delle due date decisive, il 20 e il 21 febbraio, dove l’Alta Corte di Giustizia Britannica dovrà decidere se accogliere l’appello presentato dal fondatore di Wikileaks, nel caso venisse respinto, Assange potrebbe essere estradato dal carcere londinese di Belmarsh, dove si trova attualmente, ad uno statunitense dal quale non farebbe più ritorno.
L’iniziativa è stata organizzata da Free Assange Italia, Sardegna Pulita, Confederazione Sindacale Sarda, Assotziu Consumadoris Sardigna e DonneAmbienteSardegna.
Prima dell’inizio della conferenza stampa, gli attivisti si sono recati al Quirinale dove hanno consegnato una lettera ad un funzionario, indirizzata al Presidente Mattarella, nella quale si chiede una presa di posizione da parte del Capo dello Stato sul caso Assange.
Dagli interventi che si sono susseguiti durante la conferenza stampa, iniziata alle 11:30, è emerso il messaggio unanime di una risoluta mobilitazione da parte del mondo dell’associazionismo e di un impegno fattivo da parte delle istituzioni a favore della libertà di Julian Assange, della libertà di espressione e della libertà di stampa sancita dall’articolo 21 della Costituzione italiana.
La prossima iniziativa che Free Assange Italia organizzerà nella Capitale inerente al tema, è prevista per mercoledì 14 febbraio al Pantheon.