Tra le varie realtà presenti ieri sera a Roma, non è mancata la partecipazione di alcuni attivisti provenienti dalla Sardegna.
Oltre 600 persone si sono riversate ieri sera Roma, nell’area prospiciente l’Ambasciata del Regno Unito, per manifestare il proprio supporto e la propria vicinanza al fondatore di WikiLeaks, che rischierebbe 175 anni di carcere nel caso l’Alta Corte di Giustizia Britannica dovesse rigettare la sua istanza di appello, in tal caso potrebbe essere estradato ipso facto negli Stati Uniti.
L’iniziativa è stata organizzata da Free Assange Italia, alla quale hanno preso parte altresì l’ex sindaca di Roma Virginia Raggi e il giornalista Fulvio Grimaldi. Alla manifestazione hanno partecipato l’associazione ambientalista sarda Sardegna Pulita e l’organizzazione sindacale Confederazione Sindacale Sarda, rappresentate da Angelo Cremone e Pino Carta, che hanno rimarcato la pervasiva militarizzazione della Sardegna derivante dall’attività dei poligoni e delle servitù militari presenti nell’isola.
La manifestazione, iniziata alle 16:30, è stata caratterizzata dagli interventi degli attivisti provenienti da tutta Italia, che hanno ribadito ancora una volta l’importanza della libertà di stampa, d’informazione e di espressione, e dell’ingiustizia perpetrata ai danni di Julian Assange semplicemente per aver reso di dominio pubblico, dei file secretati del governo americano, che mostravano i crimini di guerra commessi dagli Stati Uniti in Iraq e Afghanistan.
Nella giornata odierna si saprà il verdetto finale, che decreterà il futuro dell’attivista australiano.