Per la Regione Lombardia i Limiti di legge non tengono conto dei livelli stabiliti dall’OMS. La furbata riguarda soprattutto le PM2,5, le più letali per la salute umana. Infatti il calcolo viene fatto su base annuale considerando nell’insieme pure i giorni in cui le centrali non hanno funzionato, che solitamente non sono pochi nel calcolo di una media annuale. Quindi bisogna attendere la fine dell’anno solare per sapere come e quanto siamo stati avvelenati, ad esempio, nel 2023. Dati peraltro assai lontani da quelli indicati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
I limiti di riferimento per Regione Lombardia (D.Lgs.155/2010) sono, per PM10 (µg/m3) sulle 24 ore, 50 µg/m3 per la protezione della salute umana, mentre il limite annuale per la protezione della salute umana è di 40 µg/m3. Per quanto riguarda i PM2.5 (µg/m3) il limite annuale per la protezione della salute umana è di 25 µg/m3.
L’ OMS ha definito come obiettivo i seguenti valori PM10 e PM2,5:
PM10 – media giornaliera 45 µg/m³; media annua 15 µg/m³.
PM2,5 – media giornaliera 15 µg/m³; media annua 5 µg/m³.
Sabato 17 febbraio i PM 2,5 a Brescia erano di 157 microgrammi, ovvero ben sopra ogni limite regionale e 11.5 volte sopra il valore guida annuale della qualità dell’aria indicato dall’OMS. In sostanza stiamo respirando aria avvelenata, ma ne saremo consapevoli, per eventuali soluzioni da adottare, solo dal gennaio 2025.
A questo riguardo i movimenti ecologisti Gruppo di lavoro sull’aria di Basta Veleni, Comitato per la Salute, la Rinascita e la Salvaguardia del Centro Storico, Comitato contro le Nocività hanno diffuso il seguente appello:
“In attesa che l’Amministrazione Comunale concerti, in via del tutto urgente, provvedimenti significativi per il contenimento dei pericolosissimi inquinanti presenti nell’aria della città, siamo a suggerire alcuni consigli utili per mitigare gli effetti nocivi sulla nostra salute, compito che spetterebbe, peraltro, alla figura del Sindaco in quanto massima autorità sanitaria della città:
– evitare il più possibile l’esposizione all’aria aperta per bambini e anziani;
– sospendere l’attività fisica all’aperto;
– limitare l’apertura delle finestre;
– usare se possibile un purificatore d’aria;
– pur non essendo significativo per impedire il passaggio delle particelle ultra fini presenti nell’aria inquinata, l’uso della mascherina è meglio che niente.“