Un tribunale ha annullato le riforme del lavoro proposte dal presidente di destra Javier Milei che, se fossero state approvate, avrebbero tagliato i benefici e reso più facile licenziare i lavoratori che partecipano a scioperi e manifestazioni sindacali.
Il collegio composto da tre giudici ha affermato che tali riforme sono incostituzionali e che devono essere prima approvate dal Congresso argentino.
La sentenza arriva pochi giorni dopo che decine di migliaia di manifestanti si sono mobilitati nell’ambito di uno sciopero generale organizzato dai principali sindacati contro le cosiddette “politiche economiche d’urto” di Milei, che hanno già portato a una forte svalutazione del peso argentino e all’attuazione di massicci tagli alla spesa pubblica.
Traduzione dallo spagnolo di Anna Polo