1000 volte NO alla guerra e SÌ alla pace
La 100esima Presenza di Pace, in piazza Castello a Torino, sabato 27 gennaio 2024, partecipata da molti cittadini (la Rai se ne è accorta?), si è aperta con la notizia della morte dell’avv. Bruno Segre, 105 anni vissuti per i valori civili universali, per la pace, per la libertà di coscienza.
Fu uno dei primi a difendere in tribunale gli obiettori di coscienza. Lo ha salutato un applauso espressivo di gratitudine alla sua lunga appassionata opera.
Questa centesima tenace presenza civile ha fatto riferimento alla cultura di pace e alle voci pubbliche per la pace.
E’ intervenuto Domenico Quirico, giornalista dalla voce chiara contro l’assurdità di ogni guerra, sempre violazione di umanità, del valore universale della vita.
Sono stati ricordati i grandi maestri di pace, nei secoli: Erasmo, Kant, Bobbio, per dire solo alcuni.
Di Kant ricordiamo ora: “La guerra è male perché fa più malvagi di quanti ne toglie di mezzo!”. Ciò con cui la guerra pretende giustificarsi è in realtà la moltiplicazione della malvagità, che guasta e offende la dignità umana.
Bobbio sottolineava che la pace è esigita dalla ragione umana, come il diritto di vivere tra noi con relazioni degne di noi.
La pace è razionale. La guerra è fuori dalla ragione. Ma la pace è anche una passione, nel duplice senso: è passione-sofferenza per i dolori che infligge alle popolazioni più deboli, ai bambini; ed è passione-volontà, stimolo che muove i cittadini ad esigere dai governi e dalle potenze economiche il rispetto pieno della dignità umana prerogativa di ognuno, anche di chi sbaglia, e quindi il bando delle armi, a cominciare dalle più micidiali.
Non le armi della morte, ma i mezzi della ragione, del dialogo, della trattativa, degli accordi e dell’amore civile, nel superiore interesse cosmopolitico, sono le vie della pace, condizione di sviluppo autentico dell’umanità universale.
Anche canti e poesie esprimono sempre il sentimento vivo di queste tenaci “presenze” settimanali della volontà costruttiva di pace, ieri in piazza Castello, solitamente in piazza Carignano, alle 11 di ogni sabato, da due anni, incontri aperti ad ogni espressione seria e positiva per una umanità che
sappia vivere degnamente.
Enrico Peyretti