Lanciata da Maurizio Lancellotti – Rete NoBavaglio
Il divieto di pubblicare le ordinanze di custodia cautelare e i contenuti fino alla fine dell’udienza preliminare, previsto dall’emendamento proposto dal deputato di “Azione” Enrico Costa, rappresenta un provvedimento autoritario gravissimo che non solo colpisce e limita il lavoro dei giornalisti, ma soprattutto il diritto dei cittadini di essere informati e rende più indifese le stesse persone private della libertà.
Di conseguenza dal momento dell’arresto fino al processo, all’opinione pubblica per mesi sarà negato il diritto di essere informata su temi importanti come la lotta alla corruzione e la lotta alla mafia.
A questo si aggiunge anche il recente provvedimento che limita l’utilizzo e rende incomprensibili le intercettazioni in quanto verranno oscurati con omissis i nomi delle persone non indagate.
La RETE #NOBAVAGLIO, rete di giornalisti e cittadini, ARTICOLO 21, Libera lnformazione, CGIL, ARCI, LIBERA, LEGAMBIENTE Libertà e Giustizia, Ordine dei giornalisti del Lazio, Associazione Nazionale GIURISTI DEMOCRATICI, Collettiva, MoveOn Italia, Associazione STEFANO CUCCHI, FREE ASSANGE Italia, Coordinamento per la democrazia costituzionale, UDU Roma, Gay Net, Stampa Critica, ASSOPACE PALESTINA, Fillea CGIIL Roma Lazio, ANPI G. Matteotti Flaminia-Tiberina, ANPI Teresa Noce Fiano Romano, InLiberaUscita, Agenzia PRESSENZA, Reti di Giustizia, OBCT Transeuropa, Associazione Senza Paura, Associazione Coordinamento Antimafia Anzio Nettuno, Associazione Socio-Culturale Nawroz, Bibliopop, TastoRosso… ( adesioni in aggiornamento al LINK) sostengono la mobilitazione della FEDERAZIONE NAZIONALE STAMPA ITALIANA, dell’USIGRAI, dell’ ORDINE dei GIORNALISTI,
Chiedono:
Al Parlamento di NON approvare il testo e si uniscono all’appello rivolto, anche dall’ex vice presidente emerito della Corte Costituzionale Paolo Maddalena;
Al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di NON firmare questo provvedimento eventualmente varato. Una norma che, come sottolineato da molti giuristi, presenta profili di incompatibilità con la Carta dei diritti Ue e con la Convenzione dei diritti dell’uomo. L’emendamento Costa rappresenta un provvedimento liberticida che farà declassare ulteriormente l’Italia, oggi al 41° posto nella classifica del World press Freedom di Reporter sans frontières.
Ci rivolgiamo:
Al mondo dell’informazione, della cultura, della società civile, ai sindacati, alle reti sociali, a tutti i cittadini che hanno a cuore la libertà d’informazione e il diritto di essere informati perché sostengano con la loro firma questa Petizione.
Per adesioni associazioni, organizzazioni, gruppi culturali, testate giornalistiche, case editrici scrivere a nobavaglio24@gmail.com