Il 3 gennaio un giudice di Città del Guatemala ha autorizzato la scarcerazione immediata di Virginia Laparra, ex procuratrice dell’ufficio speciale della procura del Guatemala per la lotta all’impunità.
Per sei anni, dal 2016 al 2022, Laparra aveva provato a combattere contro l’impunità dominante nello stato centroamericano, per le violazioni dei diritti umani e per la corruzione, per poi finirne vittima.
L’accanimento giudiziario nei confronti di Laparra era iniziato nel 2018, quando un giudice di Quetzaltenango aveva denunciato la procuratrice che l’aveva segnalato agli organi disciplinari della giustizia guatemalteca per degli episodi di corruzione.
Il 16 dicembre 2022, dopo nove mesi di detenzione preventiva, l’ottava sezione del tribunale contro il narcotraffico e i reati contro l’ambiente l’aveva condannata a quattro anni di carcere per abuso di autorità in forma continuata.
Le pressioni internazionali, tra cui la campagna per la scarcerazione di Laparra avviata da Amnesty International alla fine del 2022 e l’intervento del Gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulle detenzioni arbitrarie, hanno dato i loro frutti.
La persecuzione giudiziaria contro Laparra si è verificata in un contesto di attacchi contro una decina di persone coinvolte nelle indagini relative a casi di corruzione su vasta scala e di violazioni dei diritti umani. Secondo i dati dell’Unità di protezione dei difensori dei diritti umani del Guatemala, nel 2022 ci sono stati 3754 attacchi contro i difensori dei diritti umani e almeno 73 operatori giudiziari, giornalisti e attivisti sono stati costretti a fuggire in esilio.
Si ringrazia per la foto Verdad y Giustizia Guatemala