Centinaia di migliaia di persone si sono radunate ieri in piazza a Buenos Aires per la più grande manifestazione di protesta che sia finora andata in scena contro il neo presidente Javier Milei.
La cornice era quella dello sciopero generale indetto dalla Confederazione generale del lavoro e dai principali sindacati argentini contro la ricetta economica ultra-liberista del nuovo governo. All’insegna della riduzione della presenza dello Stato nell’Economia e delle privatizzazioni, essa si è sostanziata nel Decreto di necessità e urgenza (Dnu), entrato in vigore a fine dicembre, e nella Legge Omnibus, che la Camera dei deputati inizierà a esaminare oggi.