Il Consiglio Comunale di Brescia ha approvato la mattina del 29 gennaio un ordine del giorno sull’antisemitismo, adottando di fatto la definizione di IHRA (International Holocaust Remembrance Alliance) che considera antisemita qualsiasi attacco o critica alle istituzioni ebraiche.
Sarà quindi considerata “antisemita” ogni critica allo Stato di Israele e al suo governo che, per costituzione, si definisce istituzione ebraica.
Dopo la proposta di ben 2 mozioni di mediazione il Partito democratico e Azione hanno concertato un terzo testo con il centrodestra.
Tre consiglieri hanno votato contro, tre si sono astenuti e uno non ha votato. Tutti di maggioranza. La destra ha votato compatta a favore.
Sappiamo bene che questo tema esula dal mandato amministrativo, tuttavia troviamo sconcertante che PD e Azione abbiano preferito fare da sponda al centrodestra anziché trovare una definizione più condivisa, che era stata proposta, tenendo compatta la maggioranza. Perché tutte e tutti avversiamo l’antisemitismo, che però non mai va confuso con l’antisionismo.
Davvero una brutta pagina per il nostro Consiglio Comunale, che non farà altro che gettare benzina su una situazione già tesa a causa del conflitto israelo-palestinese.
Rivendichiamo il diritto di critica al governo israeliano, messo in discussione da questa scelta. Sappiamo che la destra ha nel suo DNA il fastidio per ogni dissenso. Non ci aspettavamo certo di dover annoverare PD ed Azione, teoricamente nostri alleati, nella lista dei censori.
Luca Trentini, Segretario Provinciale Sinistra Italiana Brescia
Mattia Datteri, Segretario Cittadino Sinistra Italiana Brescia
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