Quasi sempre chi si oppone costruttivamente e chi critica con cognizione di causa viene tacciato da “qualunquista”, capace soltanto di dire dei No e non in grado di controproporre. Poi però, quando le alternative vengono snocciolate, su di esse il disinteresse regna sovrano. E’ il caso delle “controfinanziarie” che da anni Sbilanciamoci! (campagna nazionale per la promozione di un nuovo modello di sviluppo e di spesa pubblica che dal 1999 riunisce 52 organizzazioni della società civile) presenta al Paese, a dimostrazione che un’altra politica e un’altra Legge di Bilancio sono possibili.
La Legge di Bilancio del Governo Meloni favorisce l’evasione fiscale e i privilegiati, aumenta le spese militari, taglia i fondi alla sanità e al welfare, criminalizza i migranti, non guarda in alcun modo alla lotta a diseguaglianze e cambiamenti climatici, devolve miliardi di euro a un’opera dannosa e inutile come il Ponte sullo Stretto. La manovra 2024 è caratterizzata da interventi una tantum ed è sostanzialmente senza un vero progetto politico chiaro, se non quello di assecondare chi detiene il comando economico. Una manovra economica sostanzialmente ragionieristica e senza grandi riforme all’orizzonte.
Si tratta di una legge sbagliata e inadeguata, che non dà risposte al Paese, soprattutto alla sua parte più esposta al disagio economico, ai poveri, ai precari, a chi è senza lavoro. Non dà risposte alla necessità di accelerare la transizione ecologica, di rafforzare la sanità e l’istruzione, di promuovere una politica di pace, di disarmo e di cooperazione internazionale con i Paesi poveri. Al netto del condivisibile accorpamento al 23% delle due aliquote intermedie e delle risorse per il contratto nazionale del pubblico impiego, “la manovra delle destre– sottolinea Sbilanciamoci!– contiene misure sbagliate e maldestre: la conferma della flat tax al 15% e la conferma dell’aliquota del 43% per le classi di reddito medio sono uno schiaffo alla progressività e alla giustizia fiscale. Lo stesso accorpamento delle aliquote intermedie si traduce comunque in pochi spiccioli per i redditi più bassi. La parte fiscale della manovra – commenta il portavoce della campagna Sbilanciamoci!, Giulio Marcon – è regressiva e favorisce sostanzialmente i ricchi e i privilegiati. Nessun contributo viene chiesto ai miliardari e agli speculatori della finanza. Nessun vantaggio per i poveri e per le classi di reddito medio-basse”.
“Vergognosa – continua Marcon – è l’idea del contributo di 2.000 euro richiesto ai migranti per iscriversi al Servizio Sanitario Nazionale. In extremis sono stati recuperati 3 miliardi di euro per la sanità pubblica, ma si tratta di un importo assolutamente inadeguato per far fronte ai crescenti bisogni sanitari della popolazione. Nessuna risorsa per la lotta alla povertà, per il diritto allo studio e solo 10 milioni di euro in più per il Fondo nazionale per le politiche sociali: un’inezia di fronte alle emergenze sociali della popolazione, anche a causa della progressiva cancellazione del Reddito di Cittadinanza. È una manovra maldestra – conclude Marcon – perché dietro alcune misure di facciata e di marketing, non ci sono le risorse necessarie per il lavoro, l’ambiente e i diritti.”
A questa manovra – che ancora una vota non considera che in Italia ci sono più di 1 milione e 400 mila persone che hanno patrimoni finanzari e immobiliari milionari: 1.364.180 hanno patrimoni tra 1 e 5 milioni di euro, 61.245 hanno patrimoni tra i 5 e i 10 milioni, 29.849 hanno patrimoni sopra i 10 milioni – Sbilanciamoci! contrappone una finanziaria a saldo zero per una politica economica diversa e per indirizzare la spesa pubblica verso un modello di sviluppo diverso, sostenibile e di qualità, fondato sul benessere e l’interesse collettivo e non sull’interesse privato, sui diritti e non sui privilegi, sul lavoro e non sulla precarietà, sulla transizione ecologica e non sull’energia fossile, sul disarmo e non sulla guerra.
La contromanovra, la contro-legge di bilancio 2024 proposta da Sbilanciamoci!, vale 46 miliardi, ma non ha impatto sul debito pubblico, al contrario di quella del governo Meloni. Attraverso 84 proposte non si fanno tagli lineari, ma si allocano risorse per i giovani, la salute, le fasce più deboli, il clima, la politica industriale per la transizione energetica, in una parola: il futuro. Sbilanciamoci chiede la cancellazione dei 780 milioni concessi al Ministro delle Infrastrutture Salvini per riattivare il vago progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, di cui non esiste un progetto esecutivo, non si conoscono i costi finali, non esiste né una valutazione d’impatto ambientale né una valutazione costi-benefici e un piano economico-finanziario è ancora tutto da vedere.
Sul piano della politica interna Sbilanciamoci! propone la chiusura di una serie di misure che si sono dimostrate inefficaci e degradanti in materia di diritti umani, dai Centri di permanenza e rimpatrio ai Cas (da sostituire con una seria riforma del sistema di accoglienza dei migranti basato su piccole e diffuse strutture sul modello dei vecchi Sprar), alla chiusura del contestato progetto “Scuole sicure” al potenziamento delle misure alternative alla detenzione e alla depenalizzazione del consumo della cannabis. Sulla sanità Sbilanciamoci! propone una serie di interventi, non solo un potenziamento a 6 miliardi della dotazione annuale per il Servizio sanitario nazionale, ma anche l’attuazione della legge sulla non autosufficienza e un reale potenziamento dell’assistenza domiciliare. Un capitolo riguarda il diritto all’abitare, del tutto dimenticato dal governo, con il finanziamento del fondo per l’attuazione del programma di edilizia residenziale pubblica, un fondo affitti e per la morosità incolpevole. Si prevede inoltre la realizzazione di studentati pubblici e un reddito di formazione che aiuti gli studenti a sopperire al carovita e al caroaffitti.
Sul tema fiscale la proposta di Sbilanciamoci! punta invece ad aumentare il grado di progressività del nostro sistema fiscale, alzando l’aliquota sulle rendite, irrobustendo la tassazione sulle transazioni finanziarie, aumentando le imposte di successione (ricordiamo che si stima in 32,5 miliardi le risorse recuperabili con una tassazione progressiva sulla ricchezza familiare calcolata con l’Isee -dallo 0,5%, per più di 1 milione di patrimonio, al 2%, per chi ha patrimoni superiori ai 500 milioni di euro). Ma, si tratta, sottolineano da Sbilanciamoci! di ricostruire soprattutto lo stato patrimoniale dei cittadini, intesi come famiglie e come singoli, per aumentare il prelievo sui grandi patrimoni, quelli dello 0,1% della popolazione, recuperando anche i patrimoni nascosti nei trust o in quote azionarie di società estere.
Quella che Sbilanciamoci! presenta annualmente è una vera e propria piattaforma programmatica, concreta e fattibile, a disposizione di tutti e immediatamente implementabile. A dimostrazione che l’alternativa c’è!
Qui per scaricare la Controfinanziaria di Sbilanciamoci: https://sbilanciamoci.info/la-controfinanziaria-2024-della-campagna-sbilanciamoci/.