Riceviamo da Milad Jubran Basir, giornalista italo palestinese.
Sfollati e feriti sepolti vivi
L’ultime notizie documentate che arrivano da Gaza sono sconcertanti , l’emettente araba Al Jazera trasmette dei rapporti giornalistici con immagini disumane, dopo diversi giorni di assedio e il bombardamento massiccio all’Ospedale di Kamal Edduan che ha provocato decine e decine di vittime.
Davanti a questa struttura sanitaria molti sfollati hanno trovato rifugio, costruendo tende nella speranza di essere in luogo protetto in quanto è un ospedale garantito dal diritto internazionale umanitario.
Dopo l’ennesimo aggressione a questa struttura sanitaria, l’esercito ha invaso l’ospedale con i suoi mezzi di morte, bulldozer pesanti che hanno arato letteralmente il campo sui feriti e i morti seppellendo i cittadini civili vivi cosi come documenta l’emettente satellitare araba.
L’immagine disumana trasmessa in TV dei corpi o di parti dei corpo in decomposizione sono immagini che turbano tutti e non si può e non si deve stare zitti di fronte a questa scena: non trovo veramente le parole giuste per descrivere.
Alla fine del massacro l’esercito pubblica una comunicato dove dichiara di avere terminato il suo intervento .
Oggi sono anche stati uccisi tre ostaggi israeliani dai bombardamenti, questo ha provocato subito manifestazioni e mobilitazione dei cittadini e parenti degli ostaggi chiedendo al Consiglio di Sicurezza israeliano di cercare un altro percorso alternativo alla guerra per liberarli .
E’ stato ucciso un altro giornalista e ferito un suo collega,cosi il numero dei giornalisti palestinesi uccisi in questa aggressione ha raggiunto i 90 giornalisti; purtroppo, un numero incredibilmente pesante mai raggiunto in un conflitto o di guerra.
Sono 71 i giorni che il mondo assiste a questo genocidio contro la popolazione civile e non si comprende in nessun modo perchè certi politici occidentali non siano d’accordo ad un percorso che porta al cessate il fuoco.
Cosa aspetta il mondo civile e democratico,cosa si potrebbe fare ancora ?
Quante persone devono ancora morire per mettere fine a questo genocidio?