Rotta la fragile tregue, la situazione in Palestina diventa sempre più drammatica e continua a salire il bilancio delle vittime. In particolare infuriano i bombardamenti e gli scontri armati nella Striscia di Gaza dove « nessuno luogo è sicuro e nessuno è al sicuro» – come ha dichiarato lo scorso 5 dicembre il sottosegretario generale dell’ONU per gli Affari umanitari, Martin Griffiths, apostrofando come «apocalittica» la condizione dei civili palestinesi.
In questo contesto, continuano le mobilitazioni di solidarietà con la popolazione palestinese e di informazione sulle radici e sulle ragioni della causa palestinese organizzate da diverse associazioni sarde.
Il prossimo appuntamento è previsto a Sassari, sabato 9 dicembre alle ore 18, al Vecchio Mulino di via Frigaglia 5, organizzato dal’associazione Sa Domo de Totus.
La serata sarà centrata sul dialogo tra Maria Elena Delia, la militante Frankie e lo scrittore Filippo Kalomenìdis e accompagnata dalle letture dell’attrice Roberta Campagna tratte da “Il mare di Gaza” e altri scritti di Vittorio Arrigoni.
Tutto questo il 9 dicembre mentre si celebra la Giornata internazionale per la commemorazione e per la dignità delle vittime di genocidio e della prevenzione di questo crimine, nonché il 71° anniversario della Convenzione per la punizione del crimine di genocidio. Una riflessione decisiva, dunque, in un momento storico che vede lo stato d’occupazione israeliano perpetrare quelli che da più parti vengono definiti crimini di guerra perpetrati dallo Stato israeliano, con oltre 16 mila vittime in appena due mesi di conflitto, di cui la metà bambini, con odiosi bombardamenti su ospedali e convogli medici.
La testimonianza di Maria Elena Delia sulla sua esperienza diretta di quella cruciale stagione di lotta cominciata nel 2008 con la memorabile rottura dell’assedio israeliano a Gaza e lo sbarco nel porto di Gaza City che ebbe Vittorio Arrigoni tra i protagonisti assoluti, ci aiuterà a capire meglio gli avvenimenti degli ultimi mesi: «il confronto con Maria Elena sarà anche l’occasione per avviare una riflessione pratica su come si possa disertare dal sistema di complicità con uno Stato come Israele che viola i diritti umani e occupa illegalmente le terre dei palestinesi – sostiene lo scrittore Filippo Kalomenìdis – e denunciare il sistema di complicità che intercorre tra Israele, Stato italiano, Regione Autonoma della Sardegna e persino Università sarde, in un ottica di fratellanza attiva tra il popolo palestinese e il popolo sardo».
L’ospite ha un curriculum di tutto rispetto. Maria Elena Delia, torinese, laureata in fisica, dopo alcuni anni in Gran Bretagna è rientrata in Italia e si dedica a progetti per la difesa dei diritti umani in Palestina. Ha fatto parte dell’International Solidarity Movement e del Free Gaza Movement e dal 2009 al 2013 è stata referente per l’Italia nella Coalizione Internazionale della Freedom Flotilla. Dal 2012 è Consigliere all’interno del board della Fondazione Vittorio Arrigoni, che promuove interventi umanitari in Italia e a livello internazionale.
L’incontro con l’attivista apre il fitto calendario di iniziative dell’inverno 2023 – 2024, organizzate all’interno dell’attività culturale di Sa Domo de Totus: «In cantiere un fitto calendario di “incontri eretici”– dichiara Maria Antonietta Scanu, a nome del gruppo cultura dell’associazione – dove saranno protagoniste e protagonisti esponenti dei movimenti popolari e di lotta, scrittrici e scrittori, artiste e artisti, esperti della psicologia di massa, capaci di portare alla luce ciò che il sistema culturale e politico dominante seppelliscono, negano, censurano e considerano inammissibile».