20.424 morti fino a mezzogiorno di ieri.
Oltre 50 raids contro le case dei civili. In un solo attacco, il bombardamento sul campo Maghazi, un sobborgo di Gaza city ha causato oltre 100 morti e un centinaio di feriti, molti dei quali gravi. Non si contano i dispersi seppelliti sotto le macerie. Il bombardamento serale ha impedito le operazioni di soccorso. Gli edifici colpiti sono stati rasi al suolo.
A Deir Balah, nel centro della Striscia, gli abitanti che hanno eseguito l’ordine dell’esercito israeliano di lasciare i rifugi dove si trovavano sono stati bombardati dai caccia e dai droni, che hanno preso di mira i convogli di sfollati. I bombardamenti notturni continui hanno rallentato i soccorsi e in ospedale sono arrivati oltre 70 corpi, la maggior parte dei quali smembrati.
La Mezzaluna Rossa palestinese ha chiesto alla Croce Rossa internazionale di indagare per capire la sorte dei civili trucidati nel proprio ambulatorio a Jebalia, un sobborgo di Gaza city. L’Alta Commissione dell’ONU per i diritti umani nei territori palestinesi occupati ha pubblicato un comunicato molto preoccupato su altre notizie simili.
La propaganda israeliana ha presentato la distruzione della moschea centrale di Gaza city come un’operazione contro i tunnel sotterranei. I proprietari delle case, che sono tornati a controllare la situazione dopo il ritiro delle truppe d’invasione, hanno svelato la bugia del portavoce dell’esercito. A essere demolite sono state la moschea e le loro case. Non hanno visto resti di tunnel distrutti. Molti media internazionali compiacenti hanno bevuto acriticamente la versione di Tel Aviv.
Combattimenti durissimi tra miliziani palestinesi e forze di occupazione israeliane nel nord della Striscia e a Khan Younis, nel sud. Le Brigate Qassam sostengono in un video di aver ucciso 48 soldati e ufficiali in un attacco contro un quartiere generale delle truppe d’invasione insediato in una palazzina diroccata. L’esercito israeliano ha diffuso immagini di un tunnel lungo 400 metri, nel quale sono stati rinvenuti i corpi di tre prigionieri israeliani.
L’ONU chiede la creazione di un tribunale internazionale per i crimini di Israele
Il Commissario speciale del Comitato ONU per i diritti all’abitazione, Balakrishnan Rajagopal, (vedi il suo profilo ONU), ha chiesto la creazione di un tribunale internazionale per i crimini compiuti a Gaza, se la Corte Penale Internazionale non aprirà in tempi brevi un’indagine sui massacri egli sfollamenti forzati della popolazione di Gaza. “L’impunità istituzionale di cui gode Israele ha reso il suo operato sempre più grave, dove si ravvisano: occupazione militare, guerra di sterminio, crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidio” ha sottolineato.