I lavoratori denunciano l’uso improprio di droni per misurare il lavoro svolto
L’Agroindustriale Piña del Bosque, una succursale della Dole Standard Fruit in Costa Rica, è stata più volte criticata per le sue pratiche antisindacali. Ora, i lavoratori organizzati lamentano condizioni di lavoro difficili e l’uso improprio di droni per misurare il lavoro svolto nelle soleggiate piantagioni di ananas.
Fernando Aguilar, nome di fantasia che utilizzeremo per preservare l’identità e proteggere l’integrità del lavoratore della Finca Santa Fe (Agroindustriale Piña del Bosque/Dole) che ha accettato di parlare con La Rel, lavora in questa piantagione da diversi anni.
Ci invita ad entrare in casa sua, un luogo estremamente umile che condivide con i suoi figli, tutti piccoli, e che mostra le difficili condizioni nelle quali sono obbligati a vivere molti lavoratori, soprattutto quando si tratta di lavoro migrante, nelle grandi piantagioni agroindustriali costaricane.
La risposta di Fernando a tanti conflitti e abusi è stata quella di organizzarsi nel Sindacato Nazionale dei Lavoratori dell’Ananas e delle Banane del Costa Rica (Sintrapybcr).
“Negli ultimi tempi hanno iniziato a usare i droni per misurare il lavoro che svolgiamo e vedere se siamo in regola con i compiti, mentre lavoriamo a cottimo [1].
Questa nuova tecnologia ha scatenato un abuso senza precedenti. Siamo sempre sottovalutati. Le perdite sono esagerate e il salario non è più sufficiente per sopravvivere”, racconta Fernando a La Rel.
Inoltre, la mancata esecuzione del compito comporta un rimprovero e la perdita del salario giornaliero.
Un’altra strategia dell’azienda consiste nel “compensare” la mancanza di aumenti salariali aumentando il carico di lavoro. Una misura che i capi presentano cinicamente come un’opportunità per il lavoratore di guadagnare di più.
Chi si lamenta, perde
La risposta della succursale di Dole/Standard Fruit alle proteste è stata consegnare a Fernando una lettera di richiamo. “Mi hanno detto che se non sono soddisfatto di questo nuovo modo di lavorare posso dimettermi e andarmene. Inoltre, a tutti coloro che si lamentano vengono applicate misure repressive”, ha aggiunto.
Le ritorsioni consistono nel lasciare i lavoratori senza informazioni chiare su dove andare a lavorare e sulle mansioni da svolgere, nel mandarli nei luoghi più remoti a pulire le aree più impervie e incolte e nel calcolare il lavoro svolto al ribasso. Questo succede soprattutto ai lavoratori sindacalizzati.
Condizioni lavorative deplorevoli
Le condizioni di lavoro sono pessime. Tutto il giorno sotto il sole o sotto la pioggia, senza un posto dove ripararsi, senza servizi igienici né un posto dove mangiare.
“Abbiamo 15 minuti per la colazione e mezz’ora per il pranzo, ma dobbiamo percorrere lunghe distanze a piedi in mezzo alla montagna (foresta) per fare i bisogni o mangiare. Quante volte ho dovuto mangiare sotto la pioggia, con tuoni e lampi! E se torniamo tardi, ci richiamano all’attenzione, ci rimproverano e ci tolgono ore di lavoro”, ha spiegato Fernando.
Inoltre, ha anche messo in guardia dai pericoli che i lavoratori corrono quando sono costretti a lavorare per ripulire i terreni incolti.
“Dovrebbe vedere quanti serpenti escono da questa boscaglia e quante ore dobbiamo lavorare per completare il compito. Ci sono dei ‘controllori’ che si mettono dietro di te e ti tormentano, in modo che tu acceleri il ritmo di lavoro e non perda tempo. Ti rimproverano persino se ti fermi per bere un po’ d’acqua o se sei in ritardo nello svolgimento del tuo lavoro”, ha lamentato.
In diverse occasioni sono state richieste ispezioni, ma l’azienda ha vietato il contatto tra gli ispettori e i membri del Sindacato.
“È stato impossibile avvicinare gli ispettori. Una volta ci ho provato e sono stato rimproverato. La situazione è difficile, ma continueremo a lottare per i nostri diritti”, ha concluso Fernando.
Nota: [1] Il cottimo è un tipo di impiego in cui un lavoratore viene pagato per la quantità di lavoro svolto o viene pagato un importo fisso per il completamento di un compito definito, indipendentemente dal tempo impiegato per il suo completamento.