Si è aperta il 30 novembre la COP 28 a Dubai, negli Emirati Arabi.
« La conferenza ONU sui cambiamenti climatici si preannuncia un’ennesima passerella di capi di governo, Ong e imprenditori che si risolverà in un nulla di fatto », commenta Sinistra Classe e Rivoluzione sul proprio sito web [1].
I comunisti rivoluzionari poi aggiungono: « che la conferenza rischi di assumere i torni un una vera farsa lo si deduce dal paese ospitante, uno dei principali produttori di petrolio e gas, ma anche dalla nomina del presidente della Cop 28: il sultano Al-Jaber, amministratore delegato della Abu Dhabi National Oil Company [l’agenzia petrolifera degli Emirati Arabi Uniti, NdR]. Insomma, un po’ come mettere un lupo a guardia di un gregge di pecore! ».
Al-Jaber già ha avuto modo di diffondere delle dichiarazioni che non han mancato di alimentare delle polemiche: « nessuna scienza dimostra che è necessaria un’uscita dai combustibili fossili per limitare il riscaldamento globale », ha infatti dichiarato [2]. « Affermazioni gravissime, sull’orlo del negazionismo climatico », ha replicato il segretario generale dell’ONU Guterres.
« Viene così smascherato il conflitto di interesse di un petroliere che riveste il ruolo di presidente della COP (Al-Jaber appunto) e di un paese come gli Emirati Arabi Uniti che producono petrolio e gas, in contraddizione con una conferenza internazionale in cui si parla dell’eliminazione di petrolio e gas come fonti energetiche nel giro dei prossimi 30 anni », scrive in un editoriale Radio Onda d’Urto [2].
Il Partito Comunista Italiano, da parte sua, non manca di segnalare come gli Stati Uniti per bocca del plenipotenziario John Kerry avrebbero proposta un’intesa per triplicare il nucleare. L’idea è stata raccolta, è non c’erano dubbi in proposito, dai vassalli europei e altri paesi.
« Pensare di risolvere il problema senza metterne in discussione le cause profonde è opera retorica e buona solo per qualche titolo di grido sui giornali di regime », commenta il PCI [3].
Secondo i comunisti, « l’ambiente è una vittima della voracità capitalistica e consumistica. Lo viviamo nella speculazione edilizia e nel consumo dei suoli, nella spinta al consumo usa e getta, nello stimolo del superfluo. L’ambiente è barattato con il benessere sociale e la spinta al nucleare risponde alla sola esigenza di consumare e produrre. Per il profitto di pochi ».
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Fonti e Note:
Credits: foto da sito COP 28.
[1] Sinistra Classe Rivoluzione, 4 dicembre 2023, Matteo Licheri, “COP 28 – A inquinare sono i super-ricchi!”.
[2] Radio Onda d’Urto, 4 dicembre 2023, “COP28: il presidente Al-Haber negazionista sull’impatto del fossile sul riscaldamento globale. Proseguono i negoziati”.
[3] Il PCI, 4 dicembre 2023, “Vertice sul clima: gli USA rilanciano il nucleare”.