Manifestazione regionale domenica 19 novembre presso la base della Marina Militare USA/NATO di Sigonella, a sud di Catania.
La base è uno degli avamposti militari in terra di Sicilia che partecipa attivamente ai conflitti in corso. Da qui partono i droni che sorvolano il Mar Nero per fornire informazioni di intelligence alle forze armate ucraine. Qui fanno scalo gli aerei carichi di armi provenienti dalla Germania e diretti in Israele.
L’Italia può considerarsi a tutti gli effetti paese cobelligerante, anche se il governo non ha mai avuto tale mandato.
Per questo motivo e per denunciare il massacro indiscriminato della popolazione palestinese a Gaza si sono radunati a Sigonella centinaia di attivisti da tutta l’isola. Con loro donne e uomini maghrebini e palestinesi direttamente colpiti dal lutto.
Tenuti a distanza dai cancelli della base da un nutrito schieramento di polizia italiana, hanno gridato l’appello per il cessate il fuoco e per la libertà e autodeterminazione della Palestina, portando una enorme bandiera e cartelli con i nomi di alcune delle (sino ad allora) 10.000 vittime dei bombardamenti.
Uno dei tanti appuntamenti che si susseguono anche in Sicilia per stare a fianco della Palestina, di un popolo che è confinato e oppresso da 75 anni in una terra dove ebrei, arabi e altre genti hanno convissuto pacificamente per secoli e si comincia a perdere la speranza che possano farlo ancora…