Pressenza ripropone, in 10 capitoli, il dossier «Palestina: la pace passa attraverso il diritto», pubblicato nel luglio 2022 da ritimo. Ecco il capitolo 3:

Boicottaggio-Disinvestimenti-Sanzioni (BDS)

BDS è una campagna internazionale, promossa nel 2005 da 172 organizzazioni, che si batte per il rispetto dei diritti del popolo palestinese e per mettere fine all’impunità di cui gode lo Stato di Israele. Questa campagna mette in campo delle azioni nonviolente: il Boicottaggio da parte dei cittadini dei prodotti provenienti dalle colonie israeliane, l’appello al Disinvestimento rivolto alle istituzioni, ai fondi pensione e alle aziende, la necessità di Sanzioni da parte degli Stati, dell’Unione Europea e delle Nazioni Unite.
Il 10 ottobre 2015, la Corte di Cassazione francese ha confermato la condanna di alcuni cittadini che avevano incitato al boicottaggio dei prodotti israeliani, in segno di protesta contro le violazioni del diritto internazionale da parte dello Stato di Israele, rendendo la Francia, insieme a Israele, gli unici due Paesi in cui il boicottaggio era considerato illegale.

Fatah
Movimento nazionale palestinese di liberazione. Organizzazione politica e militare palestinese, nata nel 1959 per volere di Yasser Arafat. Fatah si dichiara laico. È membro consultivo dell’Internazionale socialista.

Goldstone
Giudice designato dal Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite per redigere un rapporto sull’operazione israeliana del 2008-2009 nella Striscia di Gaza. In quella circostanza, l’armata israeliana era stata accusata di aver commesso «atti assimilabili a crimini di guerra e probabilmente, in alcune circostanze, crimini contro l’umanità».

Hamas
Movimento di resistenza islamica sunnita molto importante tra le forze politiche palestinesi. Ha vinto le elezioni legislative del 2006. Il suo braccio armato è molto attivo contro gli israeliani. Le sue attività sociali sono importanti anche in Cisgiordania e a Gaza, dove ha la principale ubicazione, nonché nei campi profughi palestinesi e nei Paesi arabi vicini. Il braccio armato è molto attivo contro gli israeliani e i palestinesi moderati.

Kadima
(= Avanti) Partito politico israeliano, fondato da Ariel Sharon nel 2005, che riunisce i centristi, smarcandosi dalla destra radicale.

Likoud
(= Consolidamento) Partito sionista della destra liberale, nazionalista e conservatrice israeliana. Fondato nel 1973. Si batte per un Grande Israele, che includa la Cisgiordania e la Striscia di Gaza.

Nakba
(In arabo= catastrofe, disastro). È con questo termine che i palestinesi definiscono la creazione dello Stato di Israele, che corrisponde alla negazione dei loro diritti.

OLP
Organizzazione per la Liberazione della Palestina. Organizzazione palestinese politica e paramilitare, nata nel 1964. È costituita da diverse organizzazioni palestinesi, tra cui Fatah. In una prima fase considerata da Israele come un’organizzazione terroristica, è diventata l’interlocutore diplomatico obbligato.

Refuzniks
Obiettori e obiettrici di coscienza israeliani che rifiutano completamente l’esercito e la prospettiva di combattere nei Territori occupati.

Shalom
Saluto ebraico che significa PACE. Equivale al suo cugino arabo: Salaam.

Tribunale Russell

Tribunale Internazionale contro i crimini di guerra, fondato da Bertrand Russell per punire i crimini perpetrati nel corso della guerra in Vietnam. Questo Tribunale di opinione viene riattivato allorquando alcune personalità ritengono indispensabile fornire una perizia giuridica su gravi problemi internazionali. Il Tribunale Russell sulla Palestina è stato costituito nel marzo 2009, con il patrocinio di un centinaio di personalità internazionalmente riconosciute.

Tsahal
Armata israeliana. Il suo nome, spesso utilizzato dai mass media, è il diminutivo di Tsva Haganah Le-Israël: Forze di difesa israeliane. È dotata di materiali altamente sofisticati, grazie soprattutto all’appoggio degli Stati Uniti. Diversi corpi: marina, fanteria, blindati, aeronautica. L’arruolamento è obbligatorio (3 anni per gli uomini, 2 per le donne) a partire dai 18 anni.

Traduzione dal francese di Ada De Micheli. Revisione di Thomas Schmid.


I precedenti capitoli del dossier già pubblicati in italiano:

Capitolo 1: https://www.pressenza.com/it/2023/11/palestina-la-pace-passa-attraverso-il-diritto-introduzione-1/

Capitolo 2: https://www.pressenza.com/it/2023/11/palestina-la-pace-passa-attraverso-il-diritto-cartina-e-dati-sulla-palestina-2/

L’articolo originale può essere letto qui