Mentre salgono a oltre 11.000 – tra cui 4.500 erano bambini – le vittime del criminale attacco militare su Gaza da parte dell’esercito di Israele, « una grande protesta filo-palestinese si è tenuta Londra, nonostante l’opposizione del governo britannico ».
« Centinaia di migliaia di persone si sono radunate nella capitale britannica sabato per mostrare la loro solidarietà con il popolo palestinese, chiedendo un cessate il fuoco umanitario mentre le forze di occupazione israeliane continuano a bombardare e bombardare palestinesi indifesi nell’enclave costiera », riporta PressTv, giornale iraniano [1].
« La polizia metropolitana ha detto che circa 300.000 persone erano confluite nella capitale, mentre gli organizzatori dell’evento hanno messo il numero più vicino a 800.000 e hanno affermato che è stata una delle più grandi marce della storia britannica », ha fatto sapere The Guardian [2].
« La nostra richiesta di un cessate il fuoco è radicata in un sincero desiderio di vedere la fine di ogni violenza, specialmente quella che prende di mira i civili, pur riconoscendo che ciò non può essere raggiunto se non si affrontano adeguatamente le cause profonde di tale violenza, i 75 anni di Nakba in corso contro il popolo palestinese », hanno dichirato gli organizzatori della manifestazione, Palestine Solidarity Campaign (PSC), un gruppo composto da organizzazioni religiose e attivisti tra cui Scottish Friends of Palestine e la Comunità musulmana della Scozia [3].
« Tra gli oratori anche Jeremy Corbyn, l’ex leader laburista », precisa ancora PressTv.
Sabato era un giorno speciale nel Regno Unito, il giorno dell’armistizio. Come precisa The Guardian, il ministro degli interni ha criticato « apertamente la polizia metropolitana per aver permesso alle proteste di svolgersi » [2]. Nell’elitè dei regimi al potere in Europa – vedi in Francia -, l’idea dominante sembra essere di vietare ogni manifestazioe pro-Palestina, come prima contro l’invio di armi all’Ucraina o contro le restrizioni alle libertà dei no-vax. A tale pensiero unico sembra resistere solo l’Irlanda.
Polizia che, tuttavia, si è segnalata per aver avviato indagini per reati di opinioni contro alcuni manifestanti che avevano espresso « sostegno ad Hammas durante la protesta », scrive The Guardian. Circa 150 persone sarebbero state arrestate tra i manifestanti, in particolare per aver sparato dei fuochi d’artificio o aver camuffato il volto, mentre anche 126 elementi dell’estrema destra inglese, l’English Defence League [4], sono stati arrestati per aver tentato di bloccare l’evento.
—
Fonti e Note:
[1] PressTv, 11 novembre 2023, “Major pro-Palestinian march held in London amid tight police presence”.
[2] The Guardian, 12 novembre 2023, Amy Sedghi , “London’s pro-Palestine march live: 126 people arrested as police highlight ‘deeply concerning’ rightwing violence – as it happened”.
[3] Palestine Solidarity Campaign (PSC), 10 novembre, “Statement on the march on Saturday 11 November”.
[4] La English Defence League (EDL) è un’organizzazione, semi scomparsa per frazionamento, islamofoba di estrema destra in Inghilterra. Un movimento sociale e un gruppo di pressione che impiega le manifestazioni di piazza come sua tattica principale, organizzando quelle che ha definito “pattuglie cristiane”.