Messina 25 novembre 2023, Manifestazione di Non Una di Meno
La notizia deve essere arrivata fin lassù, nella casa del pater familias più pater che c’è e dei suoi dei minori. Infatti Eolo ha cominciato di buon mattino a soffiare forte, così pieno di rabbia da gonfiarsi tutto per cercare di rimandare indietro chi si avvicinava al luogo del concentramento del corteo transfemministɘ che da lì a poco avrebbe attraversato le vie e le piazze di Messina.
Eolo non lo sa che le donne con i capelli al vento sono ancora più belle. Più belle e più determinate
Così, quando tutto è pronto, striscione in testa e bandiere al vento più sventolanti che mai, Zeus padre, ma anche marito e focoso e prepotente amante, pensa di inveire contro quelle mortali che hanno avuto l’ardire di sfidare il tempo, fatto di vento, è vero, e pesanti nuvoloni neri, ma anche di lunghissimi anni di sottomissione e silenzio. Come osano? – ha pensato dall’alto del suo monte – e ha scatenato una bufera di pioggia e grandine sulle malcapitate e su tutta la loro compagnia.
E quelle, imperterrite, avanzano. Si tengono strette nelle giacche, sostengono gli ombrelli aperti, urlano.
Fanno rumore. Inveiscono più forte di ogni scroscio di pioggia. Diventano tempesta
Bufera che non si placa neanche quando il cielo sembra aprirsi. Sono fuoco che brucia, brucia tutto il monte ed i suoi dei e nessuna pioggia può spegnerlo. Dall’Isola tutta, da Palermo, da Catania e dalla penisola, da Reggio Calabria, a Messina sono ponte di consapevolezza e speranza, lutto e rabbia che le unisce a tutte le sorelle vittime della mano violenta del patriarcato.
E per le strade di Messina sfilano lingue di fuoco
Eolo può continuare a soffiare
A Messina come a Roma, per le donne, e per tutta la terra violata in ogni dove, lo spirito soffia dove vogliono loro, le donne, e non si arresta come non si arresta la resistenza del popolo la cui bandiera sventola in testa al corteo.