Lunedì 27 novembre alle ore 11, una delegazione di 7 attivisti, in rappresentanza di oltre una cinquantina di associazioni e coordinamenti per la pace locali, è stata ricevuta presso il Comune di Milano, in Piazza della Scala, dalla Presidente del Consiglio Comunale dott.sa Elena Buscemi.
Gli attivisti presenti erano:
Mario Agostinelli, presidente di “Laudato si’, un’alleanza per il clima la terra è la giustizia sociale”,
l’avvocato Ugo Giannangeli ed Elio Pagani, di “Abbasso la guerra OdV”,
Loretta Cremasco, in sostituzione dei portavoce del “Coordinamento per la Pace di Milano” e del “Presidio per la Pace di Sesto San Giovanni” che non potevano essere presenti,
Massimo Aliprandini, per la “LOC” ed i “Disarmisti Esigenti”,
Angelo Gaccione, direttore della rivista online “Odissea”, e Giuseppe Bruzzone, storico obiettore di Coscienza.
Accanto alla Buscemi è stato presente anche il consigliere Enrico Fedrighini.
I convenuti confidavano su una particolare attenzione su questi temi anche perché Milano ha un’importante tradizione sul Disarmo Nucleare, sia per essere dal 1985 una delle oltre 500 città italiane “Mayors for Peace”, sia per aver approvato nel 2018 una delibera che invitava il Governo a sottoscrivere e ratificare il Trattato di Proibizione delle armi nucleari.
In effetti, la dott.ssa Buscemi ha mostrato grande attenzione ed interesse su quanto veniva presentato.
Durante l’incontro vi è stata la presentazione della Denuncia depositata il 2 ottobre, presso la procura di Roma, contro la presenza illegale di armi nucleari in Italia, sia in termini di motivazioni che di contenuti.
Alla presidente si sono fatte le seguenti richieste:
– informare i consiglieri comunali ed il sindaco sulla Denuncia;
– attivare il sostegno del Comune nella divulgazione dei contenuti della Denuncia e del libro “Parere giuridico sulla presenza di armi nucleari in Italia”;
– ottenere la definizione di un delegato del sindaco per interfacciare le realtà disarmiste della città e del territorio;
– sollecitare la definizione e la presentazione del Piano di Sicurezza ed Emergenza per la popolazione per i rischi conseguenti a conflagrazioni nucleari, vista la relativa vicinanza della aerobase nucleare di Ghedi;
La presidentessa del Consiglio comunale ha promesso una iniziativa di informazione e coinvolgimento dei consiglieri tutti, nella speranza di poter giungere ad una Delibera condivisa sul tema. Tale delibera dovrebbe porre le basi per iniziative comuni e per la concessione di spazi di lavoro ed espressione.