Ieri, mercoledì 8 novembre, nella Piazza del Pantheon di Roma si è svolta una manifestazione nonviolenta per Gaza.
Proposta da Luisa Morgantini (Assopace Palestina), la protesta pacifica ha visto l’adesione di Donne in Nero, Amnesty International, Laboratorio Ebraico Antirazzista, Cultura è libertà, ARCI, Casa Internazionale delle Donne e ULAIA.
Pensata inizialmente come una camminata verso il Parlamento, la protesta nonviolenta si è poi dovuta svolgere in modo stanziale. Infatti, a causa della numerosa partecipazione, le forze dell’ordine hanno limitato la presenza delle associazioni alla turistica piazza romana.
Vividi e preziosi messaggi che esortano al cessate il fuoco e chiedono il rilascio degli ostaggi israeliani avrebbero dovuto raggiungere i palazzi del Parlamento italiano; è qui che le forze della società civile volevano rivolgere il proprio appello, impellente dramma politico a seguito dell’astensione italiana sulla richiesta per il cessate il fuoco in sede ONU.
Non è stato possibile raggiungere le istituzioni, ma le associazioni hanno riempito dei loro cartelli una splendida piazza romana, gremita di passanti, turisti e lavoratori con i quali sono stati condivisi importanti e urgenti messaggi. Buono è stato anche il ritorno mediatico che il presidio ha ottenuto, dovuto alla presenza di molti giornalisti provenienti dalla Conferenza stampa su Gaza, che si era svolta un’ora prima presso la Camera dei Deputati. Al centro delle diverse realtà presenti, l’urgenza di proteggere la popolazione civile, palestinese e israeliana in riferimento agli ostaggi, dalla violenza impunita e incessante delle armi.